10:18:14 CASERTA. Primo incubatore di imprese privato riconosciuto nel Mezzogiorno dal Ministero per lo sviluppo economico, uno dei pochi a livello italiano: è questo l’ultimo grande traguardo raggiunto da 012 Factory, un progetto tutto casertano che si sta facendo largo a livello nazionale e non solo.

Il riconoscimento è arrivato a fine 2018 dopo un percorso di cinque anni.

Si tratta di un grande risultato, dal momento che, i parametri per ottenerlo sono molto rigidi, così come spiega Sebastian Caputo, project manager di O12.

«Per essere riconosciuti come incubatore di imprese - ha spiegato - è necessario certificare un incremento di fatturato e dei livelli occupazionali delle startup che vi fanno parte il che vuol dire un posizionamento reale delle imprese sul mercato». Il successo di 012 è nell’idea di startup che i promotori del progetto hanno: un modello di sviluppo reale in grado di creare impresa partendo dal basso.

Da qui nasce la sfida dell’accademy, giunta alla sua quinta edizione.

«L’Accademy accoglie venti partecipanti ogni anno che selezioniamo direttamente - ha spiegato - non ci sono costi per chi vi partecipa. La nostra sfida è quella di scegliere le persone, di accompagnarle nel processo di costituzione dell’impresa, del suo posizionamento sul mercato, aiutando chi la promuove a recepire gli orientamenti del mercato stesso sino ad arrivare alla distribuzione del prodotto».

Sono già venti le imprese che fanno parte della “famiglia” 012, un numero ragguardevole se si prende come riferimento Digital Magic, primo incubatore in Italia che è anche quotato in borsa, che di imprese ne ha sessanta e che svolge questa attività da oltre dieci anni.

Enrico Vellante, esperto di progettazione europea e di innovazione di 012, illustra attraverso i numeri la bontà del progetto che stanno portando avanti.

«Le startup sono le imprese che hanno il più alto indice di mortalità a livello nazionale». - ha spiegato.

 

«Mediamente il 90% delle startup muore dopo un anno. Nel nostro caso la percentuale scende al 25%, segno della creazione di imprese vere che non scelgono la strada della startup solo per benefici di ordine fiscale per poi chiuderle l’anno seguente». Quello portato avanti da 012 Factory è un lavoro a 360 gradi che parte dalle scuole. «Diciamo che prepariamo il terreno al nostro lavoro - ha sottolineato Vellante - facciamo in modo che ci siano delle figure che sappiano parlare il nostro linguaggio sin da giovanissimi in modo da essere pronti a raccogliere la sfida dello sviluppo e dell’innovazione». Salvatore Novaco, esperto di formazione per 012 Factory spiega come ci siano diverse scuole che li contattino direttamente per poter usufruire delle loro consulenza. «Le nostre lezioni sono rivolte ai ragazzi, ma anche al personale della scuola - ha sottolineato - dal momento che, nel campo dell’innovazione molto spesso gli istituti sono sprovvisti delle figure competenti».

 

Ma qual è stata la risposta delle istituzioni nei vostri riguardi?

«La Camera di commercio, con il presidente Tommaso De Simone, ha capito la portata del nostro lavoro e, in qualche caso si è anche avvalsa della nostra collaborazione - ha sottolineato Vellante - con Cna è nata una vera e propria partnership legata al settore dell’innovazione e dell’industria 4.0 che ci vede impegnati a livello regionale accanto all’associazione di categoria». «Per il resto tanta stima, tante pacche sulle spalle - ha ripreso Novaco - che, per ora, non si sono trasformate in risvolti concreti». «La stima e la considerazione nei nostri riguardi non è figlia, comunque, di semplice simpatia personale, ma si origina dai risultati concreti che siamo riusciti a raccogliere - ha chiosato Caputo - se prendiamo a riferimento la classifica del Sole24ore sulla qualità della vita, che non è la bibbia, ma, comunque, un indicatore importante, l’unico rilevamento in cui Caserta non è agli ultimi posti, ma è a centro classifica è quello legato alla nascita delle start-up alle quali, sul territorio, lavoriamo solo noi».

 

E quali sono le ricadute materiali per il territorio che il vostro lavoro ha portato?

«Innanzitutto abbiamo promosso la creazione di nuove imprese che non hanno alcun impatto ambientale sulla città - ha spiegato Vellante - dando un contributo concreto allo sviluppo, senza alcun risvolto negativo, rinverdendo quella tradizione industriale degli anni 70 che aveva la nostra provincia. Abbiamo portato circa 5 milioni di euro di finanziamenti al territorio». «A questo va aggiunto - ha specificato Caputo - la capacità di portare risorse da fuori provincia a Terra di Lavoro, tenuto conto che il 40% degli imprenditori è di fuori regione». «Da quando siamo nati poi - ha aggiunto ancora Novaco - siamo riusciti a creare una cinquantina di posti di lavoro stabili dando una piccola risposta alla crisi occupazionale, capacità che ci ha consentito di ottenere il riconoscimento come incubatore».

 

A che età si apre una startup e di che tipo di capitale si ha bisogno per farlo?

«La media di età per chi promuove una startup è intorno ai 35 anni - ha sottolineato Caputo - andando a sfatare quella concezione comune che le startup sono le imprese dei giovani. Non c’è bisogno di grande capitale anche perché noi facciamo prima una ricerca di mercato, poi lanciamo dei prodotti pilota ai quali andiamo ad apportare le migliorie del caso solo dopo aver capito quali sono le richieste che arrivano».

 

Chiaramente, il vostro non è puro mecenatismo...

«L’iscrizione all’Accademy è completamente gratuita - ha spiegato Vellante - non ci sono costi per i nostri iscritti. Alla fine diventiamo soci delle nostre startup acquisendo il 5% delle quote delle società che facciamo nascere». «Non abbiamo percepito un euro di finanziamento - ha aggiunto Caputo - ci siamo mossi sempre con capitali privati. All’incubatore si possono rivolgere anche imprese già formate, non solo quelle che facciamo nascere noi, alle quali andiamo ad offrire quelli che sono i nostri servizi».

 

Nel vostro futuro c’è anche un ingrandimento della struttura che ospita la Factory visto che, a quanto sembra, chi vi sceglie per avviare il proprio progetto imprenditoriale non vi lascia...

«Perché no... è il nostro sogno e, sognare non costa nulla... », rispondono all’unisono Caputo, Vellante e Novaco.

Intanto giovedì 4 Aprile presso il teatro comunale di Caserta in via Mazzini si terrà la finale della quinta Academy Imprenditoriale 012 Factory.

Dalle 19.00 inizierà la “Pitch session” aperta al pubblico, dove sarà proclamata la startup vincitrice che riceverà un premio dal valore di 20.000,00 euro (50% in denaro, 50% in servizi) messo in palio da 012. Mentre si conclude la quinta edizione dell’Academy, 012factory lancia già la sesta, che partirà il prossimo 4 maggio, con 700 ore di supporto di cui 80 di formazione, 120 di coaching, 400 di mentorship e 100 di esperienza pratica in azienda. Per accedere al colloquio basta collegarsi al sito www.012factory.iy