23:20:36 E’ stato da poco eletto nell’assemblea nazionale di Più Europa e continua ad essere il coordinatore provinciale e regionale di Centro democratico: ingegnere Riccio, sarete sempre una forza di centrosinistra?

«PIU’ Europa, che Centro Democratico ha fortemente voluto ed è impegnato a costruire, è al momento un soggetto politico su base nazionale con una propria autonomia rispetto al PD e alla coalizione di centro sinistra. Così come stabilito dall’Assemblea Nazionale, dopo le elezioni Europee, si valuterà se radicarlo sui territori e presentarsi con il simbolo alle elezioni amministrative. Abbiamo infatti solo eletto il Segretario, l’Assemblea e la direzione nazionale, gli organismi territoriali sono rimandati a dopo il voto di maggio. Nel frattempo con Centro Democratico stiamo partecipando e parteciperemo, in alleanza con le formazioni che si rivedono nel centrosinistra, in tutte le regioni e i comuni chiamati al voto in coerenza con le nostre idee ed i principi dei cattolici democratici».

Alle elezioni europee Più Europa sarà alleato del PD?

«Non credo, noi siamo nell’ALDE loro nel PSE. Come dicevo il nuovo soggetto politico è autonomo e si lavora per superare la fatidica soglia del 4%. I sondaggi pare che ci premiano. Sta emergendo in maniera inequivocabile la nostra condotta di netta opposizione contro il populismo ed il sovranismo scellerato del governo gialloverde e quindi non possiamo non aumentare il nostro consenso».

Per le regionali prossime ci sarà Più Europa o la lista di Centro Democratico?

«Più Europa è un soggetto in costruzione, Centro Democratico sicuramente ci sarà».

Sul piano Provinciale cosa si aspetta dalla nuova dirigenza del PD?

«Dopo la gestione commissariale il PD non ha più svolto quel ruolo guida e di tutela delle piccole formazioni politiche che pur gli avevano dato ampia fiducia e consentito di governare in diverse città della Provincia di Caserta. Auspico quanto prima, che il neo segretario Emiddio Cimmino, convochi il centrosinistra e si rimettano i temi dello sviluppo di questa Provincia al centro dell’agenda politica. Centro Democratico con lealtà e coerenza continuerà a garantire il giusto apporto alla coalizione perché convinti che solo il centrosinistra può rappresentare la concreta risposta alle emergenze di questa Provincia».

E nella sua Marcianise cosa pensa della crisi che proprio il PD ha aperto?

«Nella mia città siamo impegnati su più fronti. Il PUC, il Piano Traffico, il SIAD, il PEBA-PAU sono tutti strumenti in itinere che speriamo poterli adottare al più presto. Del resto, in un momento difficile per la vita economica del Paese, registro un certo fermento nel settore delle attività produttive con le proposte avanzate da alcuni imprenditori di investire sul nostro territorio. Questo mi fa ben sperare per lo sviluppo della città. Sulla “presunta” crisi ritengo che sia del tutto naturale, dopo due anni e mezzo di amministrazione, confrontarsi, anche in maniera dura e soffermarsi sulle scelte da praticare. Rispetto le posizioni di tutti convinto che prevarrà il buon senso per una Marcianise sempre migliore».