OTTAVIANO. Per una donna affrontare un tumore al seno significa non solo concentrarsi sulla cura, ma anche preoccuparsi per le alterazioni che la propria immagine potrà ricevere dall’intervento.

E’ per questo che oggi viene universalmente riconosciuta l’importanza di effettuare contemporaneamente sia l’intervento di asportazione del tessuto tumorale che quello di ricostruzione. In questo modo la paziente uscirà dalla sala operatoria con un seno non menomato.

E’ su questo concetto che si è basato un recente intervento chirurgico eseguito nella Clinica Trusso di Ottaviano dal dottor Salvatore Taglialatela, specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva del gruppo neuromed. La paziente, che aveva precedentemente seguito una chemioterapia per ridurre la massa tumorale, è stata sottoposta a mastectomia con la ricostruzione della mammella nel corso di un singolo intervento. “La tecnica di asportazione utilizzata – spiega Taglialatela – è quella definita “nipple sparing”, che consente di conservare integro il capezzolo. A questo punto è iniziata la ricostruzione, nella quale abbiamo usato tessuto prelevato dalla stessa paziente, in particolare un lembo di muscolo gran dorsale. Con quest'approccio si possono evitare interventi successivi di simmetrizzazione della mammella controlaterale”. 

Inserita una piccola protesi, il lembo è quindi andato a coprirla totalmente, con il risultato finale di ottenere un corretto volume della mammella. “Usare il tessuto della paziente stessa – dice ancora il chirurgo – è un notevole vantaggio perché si tratta di un tessuto altamente vascolarizzato, e questo si rivelerà utile nel caso sia necessaria una successiva radioterapia”. 

Oltre al carattere innovativo della tecnica usata, è il concetto fondamentale della ricostruzione immediata a dover essere sottolineato, come evidenzia Taglialatela: “Ricostruire il seno nel corso dello stesso intervento di asportazione della massa tumorale significa molto per la paziente. Significa uscire dall’ospedale con una immagine corporea pressocchè immutata. Significa non dover attendere un secondo intervento. Ecco perché questa tecnica è ormai lo standard in tutto il mondo”.