09:59:51 CALVI RISORTA. Cari amici, quest'oggi la nostra tappa è Calvi Risorta, antica Cales, dove gusteremo il guanto caleno.
Ci troviamo ai piedi del Monte Maggiore, dove sorgeva la città aurunca di Cales, crocevia di antiche civiltà, aurunche, etrusche, latina, sannitica.
TRADIZIONI A CONFRONTO – Guanto caleno vs Guanto caleno: ECCO la ricetta di Calvi e quella di Giano Vetusto SCOPRI LA PIU’ GUSTOSA
Fu occupata da Marco Valerio nel 335 a.C. e divenne colonia latina, in seguito nel 298 fu sannita, ed ancora contraria a Roma nel 219 fu punita con tributi doppi, fino a divenire nel 211 di Annibale, ed in seguito essere municipium come riferiscono Cicerone ed Orazio.
Famosa sin dall'antichità per le ceramiche, i vasi caleni, ricoperti di vernice lucida nera, e decorati con motivi ornamentali e figurati. Sin da tempi antichi il suo vino era lodato ed apprezzato, così come la fabbricazione di attrezzi agricoli, tra i quali citiamo il calesse.
Divenne sede vescovile nel IV sec, e durante il Medioevo stesso, l'arce della città antica, fu racchiusa da nuove mura, dove è possibile ammirare la cattedrale romanica di S. Casto XI sec , e su un impianto originario longobardo, il castello aragonese IX sec.
In quel contesto architettonico, successivamente, fu costruita la dogana borbonica e il seminario vescovile settecentesco.
Un luogo quindi, ricco di storia, così vicino a noi, che merita davvero una visita. Tornando a noi, adesso, gustiamo il guanto caleno. Dolce a forma di ciambella, giallo quasi dorato, fatto di pasta lievitata.
Con una ricetta antica, tramandata oralmente, fatta con rito comunitario, ed appannaggio di donne custodi delle tradizioni. Viene preparato in occasione delle ricorrenze e festività, solo da queste donne, infatti in giro non è possibile acquistarlo.
Nella preparazione si utilizzano farina, latte, olio, zucchero, lievito, anisette e scorza di limone grattugiato. Il tutto viene impastato nella madia del pane, e dopo 30 min steso su una tavola di legno, la sfoglia viene tagliata a strisce di 5 cm con una rotella dentata (guantaruolo), realizzata dagli artigiani caleni, di antica tradizione, esclusivamente per il guanto.
Alla fine vengono a mano fatte le ciambelle alte, fritte in olio vegetale, e gustarle sarà davvero un piacere, e non solo per il palato.
Vi invito come sempre a visitare i luoghi ed apprezzare i sapori veri delle tradizioni attraverso la storia la gente il gusto. Concludo auspicando ancora di più, il risveglio di questa terra, uno scatto di orgoglio, la coerenza e la tenacia dell'impegno, per un futuro migliore ancora qui.
Umberto Marzuillo
Ricetta Guanto Gianese
10 uova, 1 bicchiere di olio di girasole, 1 bicchiere di zucchero, 4 bustine di vanillina, 1 bicchiere di liquori misti(anice, rum, strega, vermouth, limoncello), 4 bustine pane degli angeli, limone grattugiato, farina q.b. (circa un kg), sale q.b.
Preparazione
Montare le uova con il sale e lo zucchero, aggiungere la vanillina, il limone grattugiato e l’olio, mescolare con un po’ di farina con il lievito.
Aggiungere all’impasto il liquore e la farina restante. Lavorare con forza l’impasto e farlo riposare per circa un’ora. Formare tante pagnottelle e poi stenderle a rettangolo da cui si ricavano tante strisce larghe almeno 4 dita, piegarle poi in due e chiuderle ad anello.
