21:47:45 CASERTA. Ieri, 11 aprile c.a. si è svolto il programmato incontro in ospedale con gli studenti dell’ I.T.I. “F. Giordani” di Caserta, rientrante nell’ambito del progetto di rete “Nuovi volontari crescono, edizione 2018” bandito dal CSV Assovoce, al quale hanno aderito le Associazioni di volontariato: Aitf, Aido, Kairos, Emmepi4ever e Aism.
Gli studenti sono stati accolti presso la sede operativa dell’AITF provinciale di Caserta dal presidente, Dott. Franco Martino, il quale dopo aver dato loro il benvenuto anche a nome del Direttore Generale, Dott. Mario Ferrante che ha gentilmente consentito la realizzazione dell’iniziativa, ha tracciato una panoramica delle varie strutture sanitarie che operano all’interno dell’Azienda ospedaliera, fra le quali alcune di assoluta e rinomata eccellenza, e delle attività svolte dall’associazione attraverso l’opera dei volontari a favore dei trapiantati/trapiantandi di organi e loro famiglie. La tradizionale manifestazione permette di cogliere l’occasione per sensibilizzare i giovani alle più nobili forme di cittadinanza attiva, l’agire solidale e, soprattutto, alla donazione degli organi, perché fermamente convinti che la solidarietà debba essere costantemente coltivata, soprattutto nelle nuove generazioni, per poter crescere sempre più e formare, quindi, una società migliore. Quest’anno, poi, l’evento si è connotato di una ulteriore, nuova, attività che ha regalato sprazzi di autentica e gioiosa commozione: un gruppo scelto di studenti, appositamente formato dalle Dott.sse Ida Bocchino, dell’Associazione Kairos e Michela Balzarano, dell’AITF, ambedue Psicologhe/psicoterapeute volontarie, hanno egregiamente realizzato una tornata di clown terapia a favore dei pazienti ricoverati nella UOC di Gastroenterologia, egregiamente diretta dal Dott. Pietro Rocco, che ha letteralmente entusiasmato quegli ammalati e alcuni loro familiari presenti in loco. Quest’idea della clown terapia in ospedale è sempre piaciuta al Dott. Martino, il quale sull’argomento si è così espresso: “ E’ vero, quando mi è stato proposto dalle prefate Dott.sse Bocchino e Balzarano, di inserire la clown terapia nell’incontro con gli studenti di quest’anno, sono subito stato attratto e ho detto immediatamente di si. Ho però insistito nel volergli dare un taglio diverso rispetto a quello a cui siamo abituati, dal momento che la clown terapia è stata sempre indirizzata a favore dei bambini. Questa volta, invece, ho detto che la si doveva dedicare agli ammalati adulti, poiché, a mio avviso, lo stato d’animo di chi soffre, non tiene certamente conto dell’ età anagrafica.“ E la scelta si è rivelata straordinariamente vincente! Assolutamente toccanti sono state le scene che si sono susseguite nelle varie corsie. Gli occhi dei degenti luccicavano di gioia e, sotto l’occhio attento del Dott. Rocco, che ha introdotto i clown ( bardati con parrucche e addobbi vari e rigorosamente vestiti con i camici bianchi fornitigli dall’AITF) nelle varie sale, interagivano divertiti con battute e risate con loro. Alcuni pazienti hanno voluto addirittura indossare le parrucche e i nasi finti per attestare il loro alto gradimento. Tanti sono stati i ringraziamenti indirizzatici per aver donato loro qualche istante di sana allegria, istanti resi ancora più preziosi, per averli potuto assaporare in un luogo così particolare quale può essere una corsia d’ospedale! Un successo senza precedenti dunque, che ha regalato un alto insegnamento di grande umanità a tutte le componenti che vi hanno partecipato. Tutto ciò ha trovato riscontro anche nelle considerazioni postume, fatte dagli stessi studenti, che hanno manifestato le loro emozioni sintetizzandole in alcune frasi su dei bigliettini, consegnati poi alla loro professoressa. La scolaresca, accompagnata nella circostanza dalla Professoressa Federica Tessitore si è spostata presso la U.O.C. di Nefrologia dove c’era ad attenderli la brava Dott.ssa Carmen Pascale, la quale dopo aver illustrato agli studenti le attività svolte quotidianamente ha consentito loro di poter accedere ai locali riservati alla dialisi dove, pur nel massimo rispetto della privacy di alcuni pazienti ricoverati, hanno potuto osservare dal vivo il funzionamento di un rene artificiale, momento rivelatosi assai interessante per i giovani. L’incontro è proseguito nella sala della Cardiochirurgia ove il responsabile della U.O.S.D. S.A.T.T.E., Dott. Guido Piai, ha brillantemente illustrato le attività svolte nell’assistenza ai trapiantati e trapiantandi di fegato, nel pre e post trapianto epatico. Dopo i rituali ringraziamenti ai partecipanti, il Presidente Martino invitava tutti ad avvicinarsi ai tavoli predisposti in fondo alla sala per azzannare il lauto buffet appositamente prenotato da offrire agli ospiti per la circostanza.
L’attenzione ed il coinvolgimento emotivo appalesatosi sui volti dei presenti conferma ulteriormente l’idea che esperienze come questa, oltre ad arricchire il bagaglio conoscitivo dei giovani studenti, rappresentano un’occasione in grado di lasciare per davvero il segno nella memoria collettiva, impreziosendo, così, il loro patrimonio sociale.
