CERVINO. Le opposizioni aspettano ancora la convocazione del consiglio comunale, in cui si dovrebbe discutere del caso Acanfora, l’ex capo dell’Ufficio Tecnico che ha vinto la causa di lavoro in merito al suo reintegro.
I soldi che il Comune ha speso, sta spendendo e spenderà per questa vicenda giudiziaria, tantissimo: soprattutto per questo, le opposizioni, avevano chiesto lumi all’amministrazione comunale guidata da Giovanni De Lucia. Se il Comune è in crisi, da dove usciranno fuori questi quattrini? Perché non reintegrare un ingegnere che, per quanto possa piacere o non piacere ai politici cervinesi, ha in mano una sentenza del Giudice del Lavoro che ne dispone il reintegro? Al consiglio comunale straordinario di luglio, si presentò soltanto il sindaco. Ed anche in ritardo. Tutto questo, contro ogni regola. I componenti della giunta erano a Cervino, ma non presero parte all’assise (sono comandati a bacchetta, si sa) ed il sindaco in quell’occasione, rinviò la seduta a data da destinarsi, affermando che le opposizioni avrebbero avuto tutte le risposte che cercavano. Queste risposte, però, si stanno facendo attendere. Una decisione inspiegabile? Non proprio. Il sindaco, infatti, sa dell’errore commesso nel caso Acanfora e, non sa proprio cosa dire. Per questo, per ora niente consiglio comunale, niente risposte alle opposizioni. L’amministrazione comunale rischia davvero di grosso nel caso Acanfora, che nelle prossime settimane potrebbe conoscere qualche altro colpo di scena.