MADDALONI. Con il terminare delle vacanze estive, torna ciclicamente il problema legato alla situazione occupazionale all’interno dell’Interporto Maddaloni-Marcianise.
E stamattina circa 15 lavoratori che erano in forza alla Cogedi e che sono da mesi senza lavoro, hanno inscenato un sit in di protesta fuori al varco di via Ficucelle dell’Interporto Maddaloni – Marcianise e invocano il rispetto dell’accordo sottoscritto nel mese di Giugno 2016 tra i sindacati e la proprietà dell’Interporto. Praticamente stamattina hanno ripreso la loro protesta sacrosanta e prima sono stati fuori i cancelli dello scalo merci sul territorio di Maddaloni e poi nella tardissima mattinata sono giunti fuori dalla sede comunale di Maddaloni, in via San Francesco d’Assisi apponendo anche degli striscioni. Gli operai hanno avuto anche un brevissimo scambio di opinioni con il commissario prefettizio del Comune di Maddaloni, Samuele De Lucia che già nel mese di Giugno scorso ha manifestato concretamente la sua vicinanza alle maestranze chiedendo alla proprietà dell’interporto di trovare una soluzione lavorativa per i 15 operai maddalonesi che ora non sono occupati. Gli operai fanno sapere che “andremo avanti nella nostra pacifica ma determinata protesta perché c’è un accordo sottoscritto a Giugno in cui si diceva che a Luglio tornavamo a lavorare. Stiamo ancora fermi e questo non è assolutamente giusto”. Ma cosa prevedeva questo accordo sottoscritto a Giugno 2016? Il 13 Giugno del 2016, presso gli uffici dell‘Interporto di Maddaloni, si è tenuto un incontro chiesto dai sindacati di categoria ed erano presenti: il dott Salvatore De Biasio e Antonio Campolattano per la società dell’Interporto, Enzo Maio e Mario Martucci per la Fillea Cgil; Andrea Martiniello per la Feneal Uil; Alfonso Petrone per la Filca Cisl e una delegazione di lavoratori. Nell’accordo c’è scritto chiaramente che a breve dovrebbero partire delle opere quali: lo svincolo autostradale A30, il raddoppio della presa e consegna e lo sblocco dei lavori in ambito del Comune di Marcianise; inoltre la proprietà si faceva carico di individuare delle seppur minime possibilità di lavoro per questi operai che potranno essere impegnati non prima del Luglio 2016. Gli operai hanno atteso tutta l’estate ma ancora non si è visto nulla circa gli impegni assunti in sede di delegazione trattante sindacale. Pertanto ancora una volta i lavoratori ne fanno le spese e amaramente si consta che la “Repubblica Italiana non è assolutamente fondata sul lavoro”. Staremo a vedere se nei prossimi giorni la situazione si sbloccherà a favore degli operai maddalonesi che chiedono semplicemente il rispetto degli impegni assunti.
