CERVINO. Flop così non ce ne sono mai stati, pseudo-pseudo festa patronale assolutamente deludente: dimenticare ciò e ripartire dai giovani, la ricetta per ritornare grandi.
Qualcuno è stato capace di affermare che è stata la solita festa, opinioni personali, certo, ma la cronaca di un evento che non è stato certamente una festa, è sotto gli occhi di tutti. A Cervino non si parla di altro, hanno scippato al paese un altro pezzo scritto di una carta d’identità che i ‘vecchi masti di festa’, la parrocchia e in piccola parte anche il Comune, hanno strappato. Il flop è stato testimoniato dalle assenze giustificate dei cittadini al ‘concertino’ (gruppo musicale ‘ingaggiato’ in extremis) e dalla messa, dedicata a malati ed anziani, in cui le presenze (coro parrocchiale, l’unico ‘movimento’ che funziona, escluso) sfioravano a malapena il numero 10. Con buona pace di qualche catechista che, merita solo indifferenza. L’unico ‘evento’, degno come sempre di nota, come una tradizione che non passa mai, la processione dei santi, comandata si dal prete, ma seguita da tantissime persone. “Lo hanno fatto solo per i santi”, è la frase che echeggia tra le strade del paese. E come dare torto a chi giustifica il fiato prodotto per pronunciare questa frase. Alla fine del tunnel ci sarà la luce, condita da un gruppo di giovani che si sta già attivando per ricostruire ciò che ‘i vecchi’ hanno distrutto, sulle orme di ciò che si sta provando a fare nella contrada Vittoria, dove a settembre ci sarà il ritorno della festa di Sant’Anna, tanto gradita. E i residenti sperano che dal vescovo e dal prete, arrivi l’ok per far ‘passare’ la Santa per le strade principali del paese.