La Polizia di Stato ha eseguito, nella mattinata odierna, un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di Zagaria Michele 57enne nt. a S. Cipriano d’Aversa, noto come “cap stort”, a capo dell’omonima fazione del clan dei casalesi, per concorso in omicidio pluriaggravato.

Il provvedimento notificato in carcere al Zagaria Michele, nasce a seguito di un articolata attività di indagine condotta dal personale del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili di Napoli e Caserta. La misura si riferisce all’omicidio di Nuvoletta Ciro, fratello del boss Lorenzo, avvenuto il 10.06.1984, alla cui ricostruzione Antonio Iovine ha fornito puntuali dichiarazioni. Il movente del delitto, consumato con un vero e proprio assalto armato alla tenuta della famiglia Nuvoletta, in Marano (Na), era da ricondursi all’atteggiamento ambiguo, di Nuvoletta Lorenzo nella guerra che contrapponeva la N.C.O. di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia, cui erano federati il gruppo di Alfieri Carmine e Galasso Pasquale ed il clan capeggiato da Bardellino Antonio. Secondo le dichiarazioni di Alfieri Carmine e Galasso Pasquale, divenuti anch’essi collaboratori di giustizia, il Nuvoletta Lorenzo, che si era proposto da intermediario tra le due fazioni, non aveva mai solidarizzato con la Nuova Famiglia, nonostante gli eclatanti omicidi di esponenti di spicco dell’organizzazione, tra cui quello di Salvatore Alfieri, fratello di Carmine. Le indagini hanno accertato che la causa scatenante del raid fu rappresentata dall’omicidio di Del Gaudio Leopoldo, avvenuto il 20.05.84 a Torre Annunziata (Na), legato ad Alfieri Carmine. Poiché, in precedenza, a Villaricca (Na), emissari del clan Nuvoletta avevano assassinato Ferrara Michele, amico di Bardellino Antonio, con l’intento di indebolire l’organizzazione, essendo questi in quel periodo detenuto in Spagna, Alfieri Carmine e Galasso Pasquale, alla sua scarcerazione, gli affidarono il compito di organizzare un assalto eclatante e risolutivo nella tenuta dei Nuvoletta, in località Poggio Vallesana di Marano (Na), con l’obiettivo di eliminare i vertici del gruppo camorristico. All’assalto parteciparono Zagaria Michele, legato da un rapporto fiduciario con il boss Bardellino Antonio, e Capoluongo Maurizio anch’egli arrestato il 10 ottobre 2014, per concorso nell’omicidio in esecuzione di un Decreto di Fermo emesso dalla D.D.A di Napoli.