Pokémon go: un'applicazione che ormai è un must per la maggior parte dei giovani (e anche meno giovani) in Italia e che ha subìto non poche critiche per via del fatto che si sono già registrati nel mondo alcuni incidenti a causa di un utilizzo improprio.

Considerata la grande notorietà raggiunta in breve tempo (ricordiamo che in Italia è disponibile per il download da metà luglio e che sono già centinai di migliaia gli utenti) e che, a quanto pare, gli sviluppatori non hanno pensato a fornire una guida, l'abbiamo testata per voi e di seguito vi riportiamo le nostra esperienza di gioco.

Appena si installa l'app ci sono delle indicazioni che ci permettono di entrare nel vivo del gioco che consiste nel catturare piccoli mostriciattoli (pokèmon) ciascuno con un'abilità particolare. Dopo aver catturato un certo numero di pokémon si inizia a salire di livello ed arrivati al livello 5 è possibile accedere alle "palestre" per scontrarsi contro altri utenti e guadagnare ulteriori punti. In basso a destra è presente un'icona che ci permette di visualizzare i Pokémon nelle vicinanze (l'applicazione infatti funziona tramite il GPS ed i Pokémon sono geolocalizzati): l'immagine del Pokémon vicino è accompagnata da un certo numero di impronte che diminuiscono man mano che ci avviciniamo. Se non ci sono impronte vuol dire che il Pokémon è vicinissimo e quindi basta cliccarci su per vederlo apparire di lì a pochi istanti! È possibile guadagnare uova ( che si schiuderanno, una volta messe in incubatrice, dopo aver percorso un certo numero di chilometri) e soprattutto Pokèballs (palline che lanciate sul Pokémon al momento giusto ci permettono di farlo nostro) attraverso i Pokè Stop che si trovano in corrispondenza di monumenti o punti di interesse: nel momento in cui ci si trova vicino ad uno di questi è sufficiente cliccarci su e far girare il medaglione con l'immagine del monumento o della piazza. Il fulcro del gioco consiste nel catturare il maggior numero di Pokémon possibili e la peculiarità che differenzia questo gioco da altri simili è che, quando ci si trova a tu per tu con il Pokémon, ce lo si ritrova immerso, grazie all'ausilio della fotocamera dello smartphone, nella strada dove stiamo passeggiando. Questa situazione di gioco che viene definita " realtà aumentata" pare sia la chiave del successo di Pokémon Go: catturare uno di questi mostriciattoli che magari si trova sul piede del nostro partner o in testa ad un estraneo che ci cammina davanti rende l'esperienza di gioco davvero unica e particolarmente simpatica.

Giuseppe Santonastaso