CERVINO. Le bollette per la Tari più alte di tutta la provincia sono state emesse al Municipio di via Toniolo, commercianti, messi in ginocchio alzano il grido di rivolta.
Dopo la la bolletta che recitava 12mila euro da pagare, pervenuta ad un'attività commerciale, le folli della Tari sono continuate: ad una macelleria 2500 euro, ad una carrozzeria 2200, ad un supermercato 2695. Sono soltanto alcune delle cifre monstre arrivate agli esercenti cervinesi, che sono come non mai sul piede di guerra e vogliono rivolgersi alla Codacons. La colpa non puó essere solo del commissario prefettizio (come usano dire alcuni sindaci della Valle di Suessola), i commercianti pensano a scappare dalla terra che non solo non pensa a tutelarli, ma che gli fa arrivare stangate tipo Tari, che somigliano ad un biglietto 'solo andata'.