MADDALONI. Dopo la decisione dei giudici di respingere la richiesta di patteggiamento dell’ex sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia, comincia il processo sulla presunta tangentopoli maddalonese venuta fuori con l’arresto lo scorso sette marzo dell’ex primo cittadino e quello di altri amministratori.

Domani compariranno davanti al giudice per la prima udienza due dei protagonisti di questa vicenda, l’ex sindaco, attualmente ai domiciliari a Minturno, e l’ex assessore alla cultura Cecilia D’Anna, per la quale vige, invece, il divieto di dimora. Pesanti le accuse a loro carico. Ecco i capi d’imputazione dei quali rispondono:

CAPO A)

DE LUCIA Rosa, DI NARDI Alberto

del reato p. e p. dall’art. 319 e 321 c.p. perché De Lucia Rosa, in qualità di sindaco del comune di Maddaloni, per compiere e avere compiuto atti contrari al suo Ufficio, nella specie:

- emetteva dal 27.6.2013 fino al 1.10.2015, ordinanze di proroghe tremestrali degli affidamenti diretti del servizio di igiene urbana del Comune di Maddaloni alla DHI Holding Industriale s.p.a di Alberto Di Nardi (già affidataria dello stesso servizio presso il comune di Maddaloni sin dal 19.10.2011), proroghe illegittime in quanto emesse in violazione degli artt. 191 co. 1 e 4 d.lgs 152/2006, perché fondate su presupposti inesistenti di eccezionale ed urgente necessità e comunque oltre i limiti massimi di 18 mesi previsti dalla stessa norma, perciò stesso violando anche l’art. 11 legge regionale n. 4 del 2014 che consente la proroga dei contratti in corso per un periodo non superiore a quello previsto dal vigente quadro normativo;

- predisponeva gli atti relativi al bando di gara avente ad oggetto l’affidamento pluriennale del servizio di igiene urbana, di cui alla delibera di giunta n. 87 del 24.3.2015, secondo le volontà del Di Nardi, nella specie modificare il disciplinare di gara già predisposto, inserendo il criterio della scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa in luogo di quello del massimo ribasso, attraverso pressioni sul responsabile dell’ufficio Tecnico, arch. Vincenza Pellegrino, incaricata del predetto adempimento che cedeva alle dette pressioni;  

-si attivava presso l’Arch. Cerreto Arturo, responsable del servizio Ambiente ed Ecologia, per fare annullare la sanzioni n. prot. 22474 del 31.8.2015 di euro 10.400,00 e n. 28463 del 30.10.2015 di euro 5.200,00 elevate alla DHI per inadempimenti contrattuali nonché promettendo al Di Nardi la rimozione del Cerreto dal predetto ufficio a causa dell’espletamento di compiti istituzionali di questi,   quali la irrogazione di sanzioni nonchè per avere chiesto al Di Nardi la creazione di un’uscita secondaria d’emergenza all’interno del deposito dei veicoli utilizzati per la raccolta dei rifiuti sito alla Via Viviani in Maddaloni,

riceveva da Di Nardi Alberto, danaro ed altre utilità e segnatamente:

- somme di denaro, pari ad almeno 10.000 euro mensili;

- l’assunzione presso la Intergair spa, società controllata dal Di Nardi Alberto, di Eduardo Esposito, fratello del consigliere comunale di Maddaloni Teresa Esposito;

- euro 2.500 in contanti il 23.10.2015;

- il pagamento di un viaggio ad Antibes, unitamente a Cecilia D’Anna;

- l’arredamento della propria abitazione in Santa Maria a Vico;

- sponsorizzazioni di vario tipo ed importo, tra le quali 500 euro per la manifesaztione stop femminicidio, e circa 5.000 euro per 600 metri di luminarie in Via Napoli di Maddaloni per l’anno 2015, per dare copertura ad attività patrocinate dal Comune e dalla sua persona, così ricevendone anche utilità sul piano politico ed elettorale.  

In Maddaloni dal luglio 2013 ad oggi  

 CAPO B)

DE LUCIA Rosa, DI NARDI Alberto, PASCARELLA Giuseppina

del reato p. e p. dall’art. 319 e 321 c.p. perché Pascarella Giuseppina in qualità di consigliere comunale di Maddaloni e di capogruppo consiliare, al fine di compiere un atto contrario al proprio ufficio, consistente nell’esprimere voto favorevole alla delibera consiliare, n. 35 del 23.7.2014, avente ad oggetto approvazione del bilancio “stabilmente riequilibrato 2012, relazione revisionale e programmatica e del bilancio pluriennale del triennio 2012/2014” – voto esercitato non in piena libertà, secondo scienza e coscienza ma in modo già determinato e precostituito - riceveva per il predetto voto 8.000 euro in contanti dal Sindaco di Maddaloni De Lucia Rosa, denaro messo a disposizione di quest’ultima da Alberto Di Nardi, proprietario della DHI Holding Industriale s.p.a., affidataria del servizio di igiene urbana del comune di Maddaloni, al fine di consentire alla De Lucia di sanare i dissidi politici interni alla maggioranza consiliare, e, comunque, assicurandosi in tal modo la prosecuzione dell’attività consiliare e quindi del suo mandato di Sindaco.

In Maddaloni nel luglio 2014

CAPO C)

DE LUCIA Rosa, DI NARDI Alberto, D’ANNA Cecilia

del reato p. e p. dagli artt. 319 e 321 c.p. perché De Lucia Rosa, in qualità di sindaco del comune di Maddaloni, in accordo con Cecilia D’ANNA, assessore alla cultura, che tra l’altro, metteva a disposizione la struttura di formazioni studi Calatia s.r.l.( della quale è amministratore unico ) per le dazioni di seguito indicate, in occasione della quale accompagnava la DE LUCIA, ricevevano da Alberto di Nardi, proprietario della DHI Holding Industriale s.p.a., affidataria del servizio di igiene urbana del comune di Maddaloni, il 24.11.15 la promessa da loro accettata di euro 7.000 da destinare ad alcuni consiglieri comunali, al momento non individuati (3.500 prima del voto e 3.500 dopo il voto per ciascun consigliere comunale) nonché la dazione del 14.12.2015 di una somma imprecisata di denaro e il 17.12.15 la dazione di euro 5.000, per compiere un atto contrario ai propri doveri di ufficio e segnatamente corrompere i predetti consiglieri facendo compiere agli stessi un atto contrario ai doveri di ufficio, consistente nell’esprimere il voto favorevole finalizzato all’adozione della delibera consiliare di approvazione del bilancio di revisione per l’esercizio 2015-2017- di Variazione al bilancio di previsione esercizio finanziario 2015 del 16.12.2015 - voto esercitato non in piena libertà, secondo scienza e coscienza ma in modo già determinato e precostituito - assicurandosi in tal modo la De Lucia la prosecuzione dell’attività consiliare e quindi del suo mandato di Sindaco e la D’ANNA la prosecuzione del suo mandato di assessore.

In Maddaloni il 17.12.2015

CAPO D)

DE LUCIA Rosa

del reato p. e p. dall’art. 56/ 319 quater c.p. perché, in qualità di Sindaco del comune di Maddaloni, abusando della sua qualità e rappresentando a Scialdone Antonio, titolare di fatto della Ecologia Impianti s.r.l., di poter condizionare in suo favore – in particolare attraverso la partecipazione ai lavori della SUA di un un rappresentante del comune di sua fiducia in grado di indirizzare le valutazione tecniche del predetto organismo - l’esito della gara di appalto pluriennale in via di pubblicazione ed avente per oggetto il servizio integrato di igiene urbana nel Comune di Maddaloni, tentava di indurre il predetto Scialdone a dargli o comunque promettergli denaro nella misura del 10% dell’importo a base di appalto, pari a circa 24 milioni di euro, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla sua volontà, atteso che lo Scialdone non accettava tale proposta e presentava denuncia ai Carabinieri.

In Maddaloni nel giugno 2015