MARCIANISE. "Marcianise Terra di idee" è stata a detta di tutti la vera rivelazione di questa campagna elettorale. Alessandro Tartaglione, vi aspettavate così tanto successo?

«La nostra lista ha totalizzato 1830 voti e rappresenta la terza forza politica della coalizione che ha sostenuto il sindaco Velardi (la quarta lista più votata in città su 17 presenti nella competizione elettorale). La cosa veramente entusiasmante è rappresentata dal fatto che abbiamo ottenuto questo risultato con la sola forza delle idee e con la bellezza delle nostre candidature. Diciamo che avevamo capito già da tempo che c'era una parte consistente di marcianisani molto sensibile ad alcune tematiche legate al vivere quotidiano, alle nuove esigenze di mobilità urbana, ai temi legati all'ambiente e alle politiche sociali. Ma soprattutto abbiamo saputo raccogliere le istanze delle nuove generazioni e di quel mondo associativo che in questi anni bui della politica ha saputo tenere alto il nome della città attraverso iniziative di cittadinanza attiva ed eventi sportivi e culturali che hanno avuto una eco che ha travalicato i confini comunali, regionali e a volte anche nazionali. La nostra proposta politica ha avuto una precisa caratterizzazione su alcune sensibilità».

Molti di voi sono dirigenti e iscritti al Partito Democratico. In consiglio comunale resterete gruppo autonomo o confluirete nel Pd?

«Resteremo un gruppo consiliare autonomo. Non escludo, però, che su alcune tematiche amministrative ci possano essere delle forme federate di approccio in consiglio comunale. Per il resto gli iscritti Pd resteranno negli organismi statutari del partito».

"Se ne devono andare": un messaggio forte da parte di Velardi che si è rivelato vincente…

«Uno slogan forte in un momento storico e politico particolare. Venivamo da tre amministrazioni comunali finite prima della loro scadenza naturale. Abbiamo avuto coalizioni disomogenee che non hanno retto di fronte alla esigenza della governabilità. Abbiamo assistito a leadership deboli e partiti svuotati, gestiti da personaggi che pensavano più alla loro carriera politica che al funzionamento della città. Lo slogan utilizzato da Velardi, si riferiva a questi personaggi ed ha avuto successo perché questa situazione di degrado politico è stata avvertita fortemente in città».

Riavvolgendo il nastro, pensa che sia stato commesso qualche errore da parte del Pd visto quello che è successo con due candidature di centrosinistra?

«Se siamo arrivati a questo punto è ovvio che degli errori ci sono stati. Le responsabilità, però, sono più diffuse di quanto possano apparire ad una lettura veloce della vicenda politica marcianisana. D'altronde il dibattito nazionale che si sta sviluppando, all'esito delle elezioni amministrative sull'identità e la organizzazione del Partito Democratico, ne è la dimostrazione. Il Pd va assolutamente rifondato perché la sua capacità attrattiva nei confronti delle fasce popolari della cittadinanza si è notevolmente ridimensionata. La mia esperienza mi dice che bisogna ripartire dalla buona politica e che praticarla risulta essere una cosa faticosissima. Abbiamo la necessità di avvicinare le forze dinamiche della società per farne classe dirigente e, nel contempo, dare risposte alle esigenze quotidiane della popolazione».

La città ripone moltissima fiducia nel vostro progetto politico, così come dicono i numeri: cosa intendete fare nei famosi primi cento giorni?

«Siamo ben consapevoli del carico di responsabilità e delle aspettative dei cittadini e siamo certi che non deluderemo. Ci sono emergenze che vanno affrontate nell'immediato e contemporaneamente bisogna progettare il futuro della città. "Terra di Idee" ha sottoposto alla coalizione alcune emergenze che riguardano la salute e la bonifica dell'ambiente, il funzionamento di parchi pubblici e strutture sportive, la vivibilità e la mobilità urbana, il sostegno ad eventi culturali di qualità e l'efficienza delle politiche sociali, a partire da un approccio moderno alle attività di competenza comunale a sostegno delle persone affette da disabilità».