MADDALONI. Ecco l’intervento con il quale la consigliera Giusy Pascarella ha spiegato le ragioni del suo passaggio in Calatia libera in consiglio comunale:

La Politica è fatta di scelte, anche difficili o sofferte, a volte; ma non per questo eludibili quando gli eventi ci mettono di fronte al fatto di doverle compiere. 
E le scelte comportano il peso della responsabilità, sempre e comunque. Ma, nella vita di chi ha fatto la scelta di fare Politica come servizio ai cittadini, la responsabilità è però da valutare solo nei confronti di costoro. Sono le loro istanze, i loro bisogni e i loro interessi, che la Politica, soprattutto quella locale, dovrebbe rappresentare, non altro. C'è qualcosa di più, in gioco, del singolo contenitore politico, dei singoli partiti, delle alleanze elettorali; c'è il rispetto del territorio. 
Quando si crea un vuoto di rappresentanza, in un'elezione locale come quella avvenuta alle scorse elezioni regionali, ove il mio ex partito e la mia coalizione non ha saputo proporre ed imporre, un rappresentante del nostro territorio, si è chiamati a scegliere,  se inseguire solo interessi personalistici e di partito, oppure fare la scelta che in quel momento ti sembra più giusta, mettendo in conto critiche e anche spiacevoli ritorsioni. Il mio carattere mi ha sempre contraddistinto in tutti i campi facendomi muovere autonomamente, con la mia testa, mettendoci la faccia e nel caso specifico ho individuato soluzioni che credevo potessero consentire di colmare quel vuoto di rappresentanza che si sarebbe andato a creare, come è poi avvenuto e come di certo avremo modo di verificare con il tempo. 
Tutti sanno, visto i vari comunicati e disquisizioni sull'argomento che ho scelto questa seconda soluzione. Ho sostenuto un candidato di una lista civica, indipendentemente dalle alleanze partitiche, perché era l'unica possibilità concreta di consentire una rappresentanza per il nostro territorio all'assemblea regionale.
I tradimenti sono altri, di altri, sig. Sindaco . Ho scelto ciò che nei fatti e per la realtà di quella circostanza elettorale si sarebbe potuto rivelare più utile; non a me, ma al nostro territorio e saranno gli elettori a trarre il loro giudizio sulle scelte che inevitabilmente peseranno sulla citta'.  Mi si è detto che "altri" mi hanno accusato di tradire. Ma tradimento è far venir meno la rappresentanza del territorio per meri giochi di alleanze partitiche e di scelte non condivise? 
La mia scelta, come tutti sanno, ha portato a delle conseguenze; diffidenza, ostracismo, ritorsioni, esclusione dal gruppo di maggioranza, quel gruppo che, prima, rappresentavo e quella maggioranza a cui sentivo di appartenere anche dopo l'uscita dal mio partito. Conseguenze da cui certo non ho tratto vantaggio politico, ma conseguenze nella consapevolezza di aver fatto una scelta giusta e rispettosa del territorio che dobbiamo o meglio dovremmo rappresentare con le nostre cariche consiliari. 
Ora, in molti si chiedono come il gruppo civico di " Calatia Libera" di nuova costituzione e a cui appartengo, si posizionerà nelle vicende politiche del nostro Comune. Se e come farò sentire la mia voce e quali istanze perseguire e se, alla fine, saremo opposizione. 
Non sarei di certo coerente, né rispetto ai miei principi e né, soprattutto, rispetto ai miei elettori, dichiarare di fare opposizione a ciò che si è contribuito a creare consapevolmente, ma nello stesso tempo, sig. Sindaco come da lei stessa comunicatomi, non mi è più stato concesso escludendomi sistematicamente dalle riunioni interpartitiche di essere e appartenere a questa maggioranza che in alcuni dei suoi componenti, per la verità mai saputo quali,  ha deciso che io non possa più farne parte. La discussione politica sul perché delle scelte, nel rispetto degli elettori e del territorio, non ha avuto asilo, ne' per Lei ne per i membri della sua maggioranza. La differenza di idee che e' sale della democrazia inclusiva, è stata abiurata e sostituita dal divisivo 'o con me o fuori', certo un po' contraddittorio rispetto alla scelta di fare una politica "inclusiva" facendo sedere in maggioranza consiglieri che non solo non hanno votato le "linee programmatiche" ma non hanno espresso la loro preferenza nemmeno a Lei, sig. Sindaco.
 Non che restino quindi molte alternative, Sig. Sindaco, soprattutto in base ai miei principi e al mio modo di essere.
 Una sola opzione è possibile, e si fonda su due punti cardine. Rivendicare la coerenza delle scelte fatte, ripeto, nel presupposto di colmare un vuoto di rappresentanza territoriale e a discapito degli interessi personali altrimenti perseguibili ,che hanno causato questa situazione; confermare il 'sostegno esterno' a questo Sindaco e alla sua Giunta che ho, consapevolmente, contribuito a formare, non facendo certo loro mancare appoggio, suggerimenti e critiche. Per quel che mi riguarda, pensero' insieme al mio gruppo a ciascuna di queste cose a seconda di ciò che si renderà necessario, solo ed esclusivamente per il bene di questa Citta'. Quello che di certo faro'; e' affermare piena autonomia di giudizio nelle scelte politiche odierne e future, confermando sempre piu', visto le ultime vicende, la scelta di uscire da un partito che da Militante e da attivista ho servito fin dal 98'. 
Il gruppo di Calatia libera" sara', dunque. Leale, non prono; trasparente, non ambiguo; nell'interesse della cittadinanza di avere una buona gestione della Città. Questo Sig,. Sindaco non significa, tradimento ma discussione costruttiva sui singoli provvedimenti e non opposizione preconcetta; disponibilità al dialogo, nonostante ciò che ho sin qui subito. 
Consapevole dell'attenzione che verrà data alle mie parole, resto dell'idea che solo i cittadini abbiano il diritto-dovere di giudicare e che, liberamente, sapranno trarre le loro conclusioni sulla differenza tra chi, in questi mesi, ha agito alla luce del sole e non per interessi personalistici e chi, invece, come altri hanno fatto, ha preferito approfittarne per regolare arbitrariamente conti sospesi, costruire divisioni, finanche ricorrere ad ostracismi contro la mia persona. 
Sig. Sindaco lei in primis dovrebbe sapere che la discussione e il confronto non è un ostacolo sulla via della democrazia' ma i personalismi e preconcetti, invece, si. Con questo credo di aver chiarito la mia situazione e il mio voto contrario per le motivazioni.