CASERTA. Onorevole Bosco, in vista delle prossime elezioni amministrative in provincia di Caserta, lei e il suo gruppo siete scesi in campo in maniera massiccia e decisa. Da cosa nasce questo impegno così importante?
«Le elezioni del prossimo 5 giugno sono senza precedenti in provincia di Caserta. Sono tantissimi i cittadini chiamati a votare per rinnovare i consigli comunali delle loro città. Tra queste spicca il Capoluogo, Aversa, Marcianise, Capua, Sessa Aurunca, Santa Maria Capua Vetere e numerosi comuni sotto i 15mila abitanti. Per questo, insieme agli amici di ‘Terra libera’, abbiamo deciso di scendere in campo considerando l’appuntamento elettorale del prossimo 5 giugno un importante banco di prova per la tenuta dell’intero gruppo».
Il suo movimento ‘Terra libera’ rappresenta una delle novità assolute del panorama politico casertano. Quali sono le vostre aspettative?
«Sicuramente siamo una novità assoluta della prossima tornata elettorale. Insieme al Partito democratico, siamo la forza politica che ha presentato le liste, con il proprio nome ed il proprio simbolo, in tutti i Comuni più grandi della Provincia di Caserta. Abbiamo cercato di rispettare la peculiarità di novità anche nella composizione delle liste, inserendo persone per la prima volta in politica, ma anche candidati di esperienza, con l’obiettivo di creare il giusto mix tra novità e saggezza, che ritengo fondamentale per far crescere un gruppo. Le aspettative sono tante se considera il grandissimo impegno che stiamo profondendo in questa campagna elettorale».
Dopo l’elezione al consiglio regionale come candidato di una lista civica, la sua esperienza politica sta continuando in questa direzione. Perché?
«Come ho ribadito in diverse occasioni, ritengo che, in un periodo in cui i cittadini sfiduciati si allontano sempre di più dalla politica, il civismo sia la vera strada da percorrere per un cambiamento radicale. Il governatore lo ha dimostrato alle ultime elezioni regionali, quando, anche se appoggiato da partiti storici come il Pd, ha dato molta importanza alle sue liste civiche, al punto che oggi in Assise ci sono tantissimi consiglieri che si definiscono ‘deluchiani’. Da questa esperienza nasce il nostro progetto di ‘Terra libera’».
Con quale criterio sono stati scelti i candidati sindaci da appoggiare alle prossime comunali?
«Essere ideatori di un movimento civico ci ha dato la possibilità di scendere al fianco delle coalizioni, che sono rappresentate da persone e da programmi che riteniamo validi per il rilancio della provincia di Caserta. A Santa Maria Capua Vetere, già un anno fa, insieme al candidato sindaco Antonio Mirra, abbiamo intessuto un discorso che oggi ci porta a presentare una coalizione completamente civica. A Caserta, come ripetuto in diverse occasioni dallo stesso Carlo Marino, sono stato uno dei primi ad invitarlo a candidarsi, perché riteniamo che sia la persona giusta per guidare il Capoluogo. Il generale Centore a Capua è sinonimo di legalità e novità assoluta. Ad Aversa, Marco Villano, vincitore delle Primarie di coalizione, è un candidato giovane, preparato e pronto a guidare la città. A Sessa Aurunca, ritengo che il sindaco uscente Gino Tommasino abbia operato bene negli ultimi cinque anni e quindi merita di essere riconfermato. A Marcianise, dove non c’è una nostra lista, abbiamo deciso di appoggiare, con il nostro referente Antimo Rondello, Antonello Velardi, professionista competente e volto nuovo della politica casertana».
Ma l’impegno di ‘Terra libera’ non si ferma ai comuni sopra i 15mila abitanti?
«Assolutamente no. Nostri rappresentanti sono presenti in tutte le liste dei Comuni chiamati al voto il prossimo 5 giugno. In alcuni di essi, il simbolo di ‘Terra libera’ è presente anche all’interno del logo della lista, come è accaduto a Parete e a Capodrise».
