TORA E PICCILLI. Dopo il trafugamento della tela centrale dell’Immacolata,
appartenente al ‘700 napoletano, avvenuto nella notte tra il 12 e il 13 maggio, nel Convento di S.Antonio nella zona di Tora, emergono nuovi particolari sulla dinamica del criminoso gesto.
Dal racconto di padre Joseph e dei primi accorsi sul posto, risulta che i malviventi sono entrati nel convento attraverso un'apertura che si trova sopra la statua di S.Antonio, nella parte sinistra del Convento; la stessa apertura, non munita di inferriate, come le altre finestre laterali del Convento, sbuca sul piccolo cimitero di Tora, che, nella notte in cui si è verificato il furto, con molta probabilità era chiuso e pertanto non accessibile. I malviventi, quindi, entrati all'interno, hanno smontato la pala d'altare e sradicato i candelabri per poi uscire dalla porta principale, aprendola dall'interno. La mattina, non appena accortosi del furto, padre Joseph ha subito chiamato i carabinieri, che accorsi sul posto hanno accolto la denuncia e rilevato ed acquisito le impronte lasciate dai malviventi. Nel frattempo si procedeva a pulire l'altare, pieno di calcinacci e di polvere, perché era imminente di lì a qualche minuto un matrimonio, il cui rito si è poi svolto regolarmente. Resta, nei residenti della zona e negli invitati, la tristezza e la rabbia per un furto che nella zona non ha precedenti.
Francesco Trepiccione