AVERSA. «Resto basito davanti alle nuove mode aversane. Un tempo ci dovevamo preoccupare del gusto alla crema o al cioccolato della nostra amata polacca, a chi piaceva in un modo a chi un altro. Oggi la 'moda' vuole che se si firma per appoggiare la candidatura di un sindaco, ci si trova ad appoggiarne un altro per scelta non propria. Si certo, avete capito bene,
il paradosso.

 

Qui c’è gente che, ha firmato un documento sopra il quale non era apposta la cosa più importante: il nome di colui che guida la coalizione. Firme su un foglio in bianco, firme apposte sulla fiducia. La coalizione che mi accompagna in questa campagna elettorale, unanimemente, ha deciso di protocollare un esposto alla Procura della Repubblica per accertare la validità di tali firme e la loro effettiva presenza» - ha dichiarato il candidato sindaco Gianpaolo dello Vicario dopo le notizie del ritiro dalla candidatura di alcuni esponenti del centrosinistra aversano. «La cosa che più mi spaventa è che, questo modus operandi sia posto in essere da uomini  che si dicono democratici, e che sono pronti a trattare le persone come pedine da spostare su un tavolo, senza neanche chiedere  il loro permesso. Non voglio immaginare cosa possano fare ad Aversa e di Aversa» - ha concluso Dello Vicario.