CASERTA. Matteo Donisi, porti sulle spalle il peso dell’intero movimento giovanile del Pd della città di Caserta in questa tornata elettorale. E’ una bella responsabilità…
«E’ una responsabilità ma anche un grande onore per me, la coronazione di un percorso politico collettivo iniziato quasi sette anni fa. Questa sarà l’occasione, per noi Giovani Democratici, di portare in Consiglio comunale tutte le battaglie che in tanti anni di militanza abbiamo portato avanti per la città».
Credi di essere competitivo in una lista del Pd piena di candidati più adulti e “volponi navigati”?
«Faremo del nostro meglio e sicuramente la mia candidatura sarà competitiva. Non bisogna sottovalutare la forza di un mondo, quello dei giovani casertani, troppo a lungo ignorati dalla classe politica».
Non sarebbe stato più furbo candidarsi in una lista civica collegata al partito?
«L’obiettivo non è l’elezione a tutti i costi, io ho una storia in questo movimento e devo contribuire alla riuscita positiva del Partito Democratico. Non sono uno di quelli che si armano di calcolatrice per scegliere la lista in cui candidarsi».
E’ singolare che i riflettori sul programma vengano accesi da un gruppo, la giovanile, che, seppur rilevante, certamente non è la componente maggioritaria del partito…
«Questo, oltre a quello elettorale, è il contributo che possiamo dare al progetto. Per due domeniche saremo a Via Mazzini con un gazebo per confrontarci sui temi della città ed esporre ai cittadini la nostra idea di Caserta. Credo che per combattere la disaffezione alla politica serva riempire il dibattito di contenuti, è quello che faremo da domenica 24 alla fine della campagna elettorale».
Credi che Carlo Marino sia il miglior candidato sindaco possibile per il Partito Democratico?
«Tutti sanno che, coerentemente con la mia storia personale e politico/ideologica, avrei preferito un candidato sindaco che spostasse l’equilibrio politico della coalizione a sinistra. Alle primarie del 10 aprile, primarie vere, combattute e competitive, ha vinto l’area moderata del partito. Oggi Carlo Marino, che è uscito vincitore dalla competizione, è il candidato sindaco del Pd. Per me che sono cresciuto nel partito non può esserci candidato migliore di quello che, legittimamente, ha vinto le primarie».