CASAPULLA. Il primo caso del commissario Olivares si è chiuso con un successo: era pienissima sabato pomeriggio la sala dell’Ape Maia a Casapulla per la presentazione del primo libro della collana di romanzi gialli di Ciro Tammaro “Lo scarabeo di onice blu”.

L’autore, intervistato dal direttore di CasertaFocus Francesco Marino, in una chiacchierata amichevole ha tratteggiato i caratteri principali dei personaggi del racconto, mettendo in evidenza i profili psicologici di ciascuno, le loro contraddizioni, appassionando il pubblico che ha giocato un ruolo attivo nella presentazione con diverse domande allo scrittore. La particolarità del romanzo è che è ambientato nella Terra dei fuochi di cui offre una descrizione minuziosa è dettagliata. Tammaro dà una lettura del territorio, vista da Sud, cosa che non succede, praticamente mai di questi tempi. Il romanzo, non nasconde i problemi della provincia di Caserta, ma ne evidenzia anche le bellezze e le specificità in maniera quasi asettica. L’autore offre un racconto reale nel quale non cerca di convincere il lettore con delle congetture, ma gli presenta la situazione così com’è, sfruttando le sue grandi doti descrittive. Chi legge lo “Scarabeo di onice blu” viene proiettato quasi senza accorgersene nei luoghi in cui si ambientano le varie fasi del racconto. Le indagini per l’omicidio, diventano quasi il pretesto per conoscere i personaggi, le loro vite, i loro problemi, i luoghi in cui si muovono. Il risultato è un racconto armonico, da leggere tutto d’un fiato che appassiona il lettore e lo lascia incollato alle pagine.