18:38:31 Dei venticinque capi di imputazione del processo all' amministrazione Di Muro, per le gare di appalto delle politiche sociali, ne rimangono appena quattro, per i reati di falso e peculato, mentre per il reato associazione a delinquere restano imputati i promotori, mentre per i partecipi il reato è prescritto così che aveva chiesto il collegio difensivo nella precedente udienza di febbraio, mentre erano già stati dichiarati prescritti i reati di truffa, abuso di ufficio e turbativa d'asta.

Nel processo in corso davanti alla seconda sezione collegio C, presidente Antonio Riccio, restano imputati per associazione a delinquere nelle vesti di promotori l'ex sindaco Biagio Maria Di Muro, Roberto Pirro, Nicola Santoro, viceversa per i partecipi Giovanni Laurenza, Carmela Russo, Nunzia Di Muro, Anna Pepe, Biagio Napolano, Salvatore Coppola e Nicola D'Auria, è stata emessa sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

Restano le contestazioni di falso per Pirro, dirigente del settore Politiche sociali, e Laurenza, coordinatore dell' Ufficio di Piano dell' Ambito territoriale C5, per la ratifica del progetto 'Non prendiamoci in giro' e per il progetto Voucher, resta anche la contestazione di peculato nei confronti di Pirro, Napolano, presidente della cooperativa 'Attivarci' e di Cavaliere direttore del consorzio 'La Rada' accusati di essersi appropriati delle somme finanziate per il progetto "Babysitting e Ludobus", poco più di 10mila euro.

Da questa sentenza riparte il processo il prossimo due aprile quando verrà dato incarico per le trascrizione delle intercettazioni. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alberto Martucci, Domenico Vincenzo Ferraro ed Emilio Maddalena, mentre il Comune di Santa Maria Capua Vetere è costituito parte civile ed è rappresentato dall' avvocato Mauro Iodice.

Giovanni Maria Mascia