13:40:49 CASERTA. Denuncia una manomissione dei contatori all' interno della sua abitazione e finisce sotto processo per furto aggravato di energia elettrica.

È quanto accaduto ad un noto dirigente dell'Enel originario di Caserta, ma residente da alcuni anni a Latina.

È una vicenda paradossale perché il processo a suo carico è nato da una sua denuncia contro ignoti che lo ha visto finire sul banco degli imputati contro il suo datore di lavoro, un calvario giudiziario a cui si sono aggiunti un provvedimento disciplinare e il ritiro del porto d'armi.

Al termine del processo, il difensore, l'avvocato Paolo Falco, ha dimostrato l'insussistenza dell'accusa di furto aggravato: la manomissione non era ascrivibile al dirigente in quanto in quei giorni nel condominio erano in corso dei lavori di ristrutturazione, che non vi era stato alcun prelievo di corrente non pagato e che non vi era stata alcuna ingiunzione di pagamento.

L'avvocato Falco ha anche attivato una procedura prevista dalla legge per il rimborso delle spese legali. Il dirigente è stato assolto con formula piena dal tribunale di Latina, con sentenza divenuta irrevocabile, il procedimento disciplinare è stato archiviato e il funzionario ha ottenuto anche una promozione.

Giovanni Maria Mascia