20:41:30 Direttamente a giudizio senza passare per l'udienza preliminare. Il gip Alessandra Grammatico ha disposto per Vittorio Merola, Cristian D'Ambrosio, Giovanni Barracano, Antonio Pio Salemme e per Massimiliano Barbato un decreto di giudizio immediato davanti ai giudici della seconda sezione collegio c del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Antonio Riccio, con inizio del processo per l'udienza del sette maggio, data in cui gli imputati potrebbero anche chiedere il rito abbreviato.

L'accoltellamento avvenuto la Vigilia di Natale in piazza Adriano a Santa Maria Capua Vetere è stato in buona parte ripreso dalle videocamere dislocate tra il bar in cui è iniziata la rissa e la piazza dove si staglia poco distante l'anfiteatro. Tutti e cinque gli imputati rispondono di concorso in tentato omicidio ai danni di D.M., ferito nella regione toracica posteriore, con pneumotorace nella regione lombare destra.

Secondo pubblico ministero Armando Bosso che ha condotto le indagini, in una prima fase  Merola, Barracano, Salemme e D'Ambrosio, avrebbero sferrato calci e pugni nei confronti del minorenne, che avrebbe tentato di difendersi, mentre Salemme lo avrebbe anche colpito con un coltello. In un secondo momento, Merola avrebbe strattonato M. Con violenza, facendolo cadere a terra in modo da continuare a sferrare calci alla schiena, al torace e all'addome insieme a D'Ambrosio e a Barracano, mentre Barbato infieriva sulla vittima con una sedia in ferro con lamina di metallo affilata. La vittima è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico ed è stato ricoverato all'ospedale di Caserta per alcune settimane. Tutti, tranne Barbato, rispondono di concorso in lesioni ai danni del fratello Emilian.

Merola lo avrebbe colpito al volto con una bottiglia di vetro e insieme agli altri tre lo avrebbe preso a calci e pugni, provocandogli lesioni guaribili in venti giorni. Gli imputati, tutti scarcerati dal tribunale del Riesame che gli riconobbe gli arresti domiciliari, sono difesi dagli avvocati Goffredo Grasso, Carlo De Stavola, Cesare Gesmondo, Nicola Garofalo, Massimo Antonio Grillo e Sergio Lauro. A carico dei cinque ragazzi, tutti sammaritani e di età compresa tra i venti e i ventiquattro anni, ci sono filmati informatici, le dichiarazioni dei verbali di interrogatorio, i vervpbali di perquisizione e sequestro, i riscontri sui cellulari e la relazione medico legale.                 

Giovanni Maria Mascia