14:54:11 Il crollo del solaio non fu causato da errori nella progettazione, ma le negligenze vanno ricercate nella fase realizzativa.

Per la morte dell' operaio Luciano Palestra, il pubblico ministero Giovanni Corona ha chiesto l'assoluzione dei tre ingegneri progettisti Aniello Mocerino, Aurelio Lepore e Massimo Magione, mentre ha invocato la condanna a quattro anni di reclusione per i costruttori Agostino Tizzano e Raffaele Tizzano, titolari della ditta Cores, per il direttore dei lavori Salvatore Di Caprio, per Ciro Frattolillo e Nunziante Guadagno.

Il pm ha chiesto anche un anno di interdizione per la ditta Cores. Il prossimo tre aprile discuteranno le parti civili, l' avvocato Ferdinando Letizia nell' interesse della famiglia dell' operaio, e gli avvocati Sergio Tessitore e Domenico Cannavacciuolo per la CGIL, sono anche previste le arringhe degli avvocati Vittorio Guadalupi e Pasquale Napoletano che difendono gli ingegneri progettisti.

L' accusa ha contestato il resto di omicidio colposo per il crollo del solaio della Real casa dell'Annunziata, dove erano in corso i lavori di ristrutturazione per la realizzazione della Scuola di Ingegneria di Aversa. Luciano Palestra, ennesima 'morte bianca' tra le tante vite perse sul posto di lavoro,  morì nel pomeriggio del ventinove ottobre del 2015, mentre la giornata lavorativa era quasi giunta al termine.

La lunga istruttoria dibattimentale celebrata davanti al giudice monocratico Cioffi del Tribunale nord doveva accertare le responsabilità in merito all' incidente mortale, ma anche verificare se vi fossero state ab imis, già nella fase ideativa del progetto di ristrutturazione, i prodromi di quel tragico epilogo. Con onestà intellettuale il pm Corona ha escluso tali responsabilità, chiedendo l'assoluzione dei tre ingegneri chiamati a progettare la struttura universitaria.

Giovanni Maria Mascia