15:11:06 Un cerchio che si chiude o, forse, sarebbe meglio dire un altro che si apre: la bufera del tesseramento gonfiato che ha portato al commissariamento del Partito democratico provinciale e regionale era partita da Sessa Aurunca salvo poi estendersi in moltissimi altri circoli del casertano.

Ieri il senatore Alberto Losacco ha aperto le porte della sezione del Pd per consentire le operazioni di tesseramento del 2023 e il risultato è stato nuovamente numericamente imponente.

Allo stato sarebbero circa 700 gli iscritti al Pd nella città del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero riferimento e dominus della politica locale, numero in linea a quello dello scorso anno quando è scoppiato il caos.

A differenza dello scorso anno, la frangia opposta al presidente del consiglio regionale non ha partecipato al tesseramento. L’ex consigliere provinciale Massimo Schiavone, infatti, ha rinnovato solo la propria adesione. 

Voci dal circolo, dicono che sarebbero appena sei quelle ascrivibili all’ex presidente del consiglio comunale. 

Per evitare la corsa alla tessera, alla vigilia della giornata di adesioni il senatore Losacco aveva annunciato che il congresso cittadino a Sessa Aurunca si sarebbe celebrato solo dopo le elezioni europee e con le sottoscrizioni del 2024. 

L’intento del senatore era quello di non caricare di importanza il tesseramento per accompagnare il circolo ad un ritorno alla normalità che pure meritano tanti iscritti e militanti.

Sul taccuino del delegato della Schlein c’è un numerino che rappresenta il metro del Pd a Sessa Aurunca: i 1350 voti circa raccolti alle ultime elezioni politiche alla Camera.

Il rapporto tra voti ed iscritti ovviamente è un tema che Losacco dovrà affrontare.