18:01:42 Sedici anni di reclusione sono stati chiesti nei confronti di Franco Moccia per il tentato omicidio al Bar Etoile di Aversa.

Il procuratore generale aveva già discusso nel corso dell'udienza del dieci novembre, chiedendo quattordici anni, insistendo sulla sussistenza, esclusa in primo grado, dell'animus necandi, ma i giudici della terza sezione della corte di appello disposero la rinnovazione degli atti, citando a testimoniare la parte lesa per la ricostruzione dei fatti accaduti davanti al Bar Etoile ad Aversa la sera del sei giugno del 2020. 

La parte offesa, Michelangelo Coppola, era stata sentita nuovamente nel processo di secondo grado lo scorso dodici gennaio ed aveva confermato che l'imputato prima aveva scarrellato la pistola e poi gliel'aveva puntata  contro all'altezza del petto. Solo grazie all'intervento dell'amico, che lo aveva stretto da dietro e gli aveva abbassato il braccio che puntava l'arma, il proiettile deviò la traiettoria e colpì la vittima alla gamba. Il giovane era convinto che si trattasse di una pistola a salve, ma dopo essersi toccato il pantalone vide la mano sporca di sangue e tornò a casa. Solo il pomeriggio del giorno dopo si recò all' ospedale Moscati di Aversa, dove non gli estrassero nulla e poi si rivolse ad un medico privato dopo aver svolto accertamenti clinici. Affermò di ever denunciato il Moscati per malasanità. In primo grado Moccia, difeso dagli avvocati Ferdinando Letizia e Mirella Baldascino, fu condannato a tre anni in quanto il reato di tentato omicidio contestato dal pm fu derubricato dai giudici del tribunale di Napoli nord in lesioni gravi. La sentenza è prevista per venerdì prossimo.

Giovanni Maria Mascia