15:42:19 Attraverso un'articolata argomentazione l'avvocato Camillo Irace, codifensore di Mario Cristiano, si è opposto alla costituzione di parte civile dei nipoti di Anastasia Spiniello nel processo che si celebra davanti ai giudici della corte di assise di Santa Maria Capua Vetere, presidente Roberto Donatiello, a latere Honoré Dessí. 

Secondo l'avvocato Irace i nipoti della vittima non sono legittimati ad assumere il ruolo di parti lese nell'istruttoria dibattimentale in mancanza di un interesse diretto e in assenza della dimostrazione di un rapporto di affezione o di convivenza. La Riforma Cartabia sul tema ha introdotto l'esigenza di ricorrere ad una maggiore specificità sia sul petitum che sulla causa petendi. La Corte si è riservata per l'udienza del diciannove marzo di decidere in merito all' istanza della difesa e sulle altre questioni preliminari che verranno poste all'attenzione dei giudici.

La difesa aveva già preannunciato la questione relativa all'acquisizione di alcune prove documentali e sui relativi metodi di acquisizione. Il processo riguarda la morte violenta della 73enne Anastasia Spiniello avvenuta nel suo appartamento a Mondragone il diciotto dicembre del 2018. Solo a distanza di cinque anni gli inquirenti sono risaliti all'imputato, che spesso faceva compagnia e assisteva l'anziana donna e che avrebbe anche investito male ingenti somme di denaro per suo conto. Per la procura era presenta la dottoressa Simona Faga, oltre agli avvocati di parte civile nell'interesse dei figli della donna e ai difensori di Cristiano, gli avvocati Camillo Irace e Luigi Ianettone. 

Giovanni Maria Mascia