15:24:58 SAN PRISCO. Dopo la denuncia del consigliere di opposizione Francesco Paolino, circa 70 soci del Circolo per anziani di San Prisco protocollano un documento in Comune nel quale mettono in risalto le anomalie riscontrate dopo i lavori di riqualificazione presso la struttura di via Carnera.

«In seguito all'inaugurazione e alla riapertura della struttura di via Carnera - si legge nella nota indirizzata al sindaco Domenico D'Angelo, al responsabile dell'Area tecnica, all'assessore ai Lavori pubblici Antonio Morgillo e all'assessore ai Servizi sociali Matrona Libertino - ci sono state reiterate lamentele da parte di tutti i soci per le diverse anomalie riscontrate. Per questo vi invitiamo ad un incontro al Centro sociale, affinché vi possiate accertare di persona di tutte le cose che non vanno».

Queste tutte le deficienze segnalate dai soci del circolo: impraticabilità dei due campi di bocce; cancelletti chiudi piste non funzionali; la porta della sala tv che non si chiude; manca controsoffitto nella bouvette; manca rete antizanzare al finestrino della bouvette; in tutto il piazzale della struttura e nello spazio antistante i campi di bocce, l'acqua stagna dappertutto e non defluisce per mancanza di caditoie, chiusini e mancata pendenza dove necessario; i tubi di scarico dell'acqua piovana invece di essere immessi nelle relative grondaie scaricando a terra, stanno rovinando il cemento del piazzale; manca la grondaia sotto la tettoia dietro i campi di bocce; non sono stati tinteggiati i termosifoni; impianto elettrico non a norma.

I soci, inoltre, si sono autotassati per apportare alcune modifiche. Hanno ordinato, infatti, il lavandino sotto la fontana di fianco al bagno. Inoltre, hanno fatto installare delle reti speciali davanti alle ringhiere delle piste di bocce, perché il boccino passando attraverso i fori poteva diventare un pericolo per coloro che sostano o giocano a carte nello spazio antistante i campi.

«Dove - concludono gli anziani - abbiamo potuto siamo intervenuti senza chiedere niente a nessuno, sopportando costi molto elevati per le nostre casse».