Il Festival di Sanremo è uno degli eventi musicali più celebri in Italia e in tutta l’Europa. Un appuntamento praticamente imperdibile oltre che, di fatto, un formato diventato nazionalpopolare nel corso degli anni.

In quanto contenitore di musica dalle diverse qualità e promotore anche di pezzi che poi hanno fatto la storia del cinema, il Festival di Sanremo ha fornito grande ispirazione per svariati aspetti mediatici e della vita di tutti i giorni.

A favorire la già notevole importanza della kermesse del Festival della Canzone Italiana c’è anche una “sede” ormai rinomata per le sue bellezze e attività. Sanremo infatti è una perla della Liguria e, al di là del Festival, la città viene apprezzata e valorizzata a livello turistico anche per altri fattori, come per esempio il famoso casinò fisico presente. Un punto di riferimento per chi preferisce ancora recarsi nei casinò tradizionali ma che ovviamente non impedisce ai curiosi e a chi vuole divertirsi di giocare anche a quelli online. In tal senso, la fortuna si può tentare con i migliori bonus di casinò online anche tramite device tecnologici e comodamente da casa, per chi a Sanremo non volesse recarsi personalmente nella struttura.

Nel corso dei suoi 74 anni di storia, comunque, il Festival di Sanremo è stato anche il palcoscenico di numerose controversie nel corso dei decenni. Da dispute riguardanti le canzoni partecipanti a polemiche sulle decisioni della giuria, il festival ha spesso generato accese discussioni e dibattiti.

La competizione in sé spesso ha mostrato un volto della medaglia molto particolare, soprattutto in alcuni casi in cui non sempre i vincitori o la classifica hanno incontrato il favore del pubblico o dell’orchestra. Ecco alcune delle controversie più rilevanti nella storia di Sanremo.

La protesta di Domenico Modugno (1958)

Nel 1958, durante l’edizione numero 8 del Festival, Domenico Modugno si presentò sul palco con "Nel blu dipinto di blu" (Volare), una canzone che sarebbe diventata un successo internazionale. Tuttavia, Modugno fu molto critico nei confronti del Festival e del suo formato. Dopo aver vinto, si rifiutò di partecipare all'Eurovision Song Contest, sostenendo che il Festival non rappresentava adeguatamente l'arte e la musica italiana.

Il caso Tenco (1967)

La 17ª edizione del Festival è stata segnata dalla tragica morte del cantautore Luigi Tenco, uno dei partecipanti, che si suicidò poco dopo aver eseguito la sua canzone in gara, "Ciao amore, ciao". Questo evento scosse profondamente il pubblico e portò a dibattiti sulla pressione e sulle aspettative che gravano sugli artisti durante il Festival.

La vittoria controversa di Andrea Bocelli (1994)

La vittoria di Andrea Bocelli nella sezione delle nuove proposte con la canzone "Il mare calmo della sera" nel 1994 fu oggetto di controversie, poiché alcuni ritenevano che la sua fama e la sua popolarità crescente potessero aver influito sul voto della giuria, nonostante la qualità della sua esibizione

Le polemiche sul voto telefonico (2005)

L'introduzione del voto telefonico nel 2005 portò a numerose polemiche riguardo alla trasparenza e all'affidabilità del sistema di voto. Alcuni critici accusavano il sistema di favorire le canzoni più commerciali partecipanti all’evento, a discapito di quelle di qualità artistica superiore.

L’Orchestra butta gli spartiti sul palco (2010)

Nell’edizione del Festival di Sanremo del 2010 l’orchestra si rese protagonista di un episodio senza precedenti. Per protesta nei confronti dell’eliminazione di Malika Ayane e di altre dinamiche di televoto all’interno della kermesse, i membri dell’orchestra lanciarono gli spartiti sul palco, appallottolandoli in palline di carta.