15:07:33 SAN PRISCO. Il consigliere comunale di San Prisco Stefano Iannotta, capogruppo di 'Idee in Movimento', punta il dito contro l'amministrazione comunale per il degrado che regna in città. 

Consigliere Iannotta, il suo gruppo ha più volte sottolineato lo stato di degrado che regna in alcune zone della città. Com'è la situazione?

«Quotidianamente ci arrivano segnalazione da parte dei cittadini che riferiscono del degrado che c'è a San Prisco. Da giorni, ad esempio, nell'area verde di via Funara, probabilmente per mano di vandali, sono stati distrutti dei contenitori per la raccolta di rifiuti e di escrementi di cani. Nessuno interviene per sistemarli e metterli in sicurezza. In numerose strade, le caditoie che si trovano ai margine della carreggiata sono completamente coperte da erbacce, così come l'albero di ulivo che è situato al centro di Piazza Padre Verazzo. Insomma, a San Prisco regna una situazione di totale degrado che rischia di precipitare definitivamente con l'arrivo delle stagioni più calde».

Negli ultimi giorni avete evidenziato anche un disservizio legato alla raccolta rifiuti. Cosa è successo?

«Da tempo l'ufficio preposto alla distribuzione dei sacchetti per la raccolta differenziata resta chiuso senza alcuna spiegazione, costringendo tanti cittadini a comprare le buste. Servizi assolutamente inefficienti che i residenti pagano. E' l'ennesima dimostrazione della scarsa attenzione da parte dell'amministrazione comunale verso le necessità e il benessere dei cittadini».

Insieme al suo collega di gruppo Trepiccione, ha presentato una interrogazione per quanto riguarda le recenti questioni legate agli istituti scolastici di San Prisco. Cosa chiedete all'amministrazione?

«Poco più di un mese fa, gli alunni dell'istituto scolastico 'Marco Polo' non hanno ripreso le lezioni dopo le festività natalizie a causa di lavori urgenti ai bagni del plesso. E' stato triste constatare che già nell’anno scolastico passato si era al corrente che molti  bambini non andavano più ai bagni per l’intera giornata di lezioni, tale era la pessima condizione in cui versavano. In un comune normale l’assesore si sarebbe dimesso. La completa mancanza di competenza, di programmazione e di organizzazione hanno definitivamente compromesso i plessi scolastici, vedi la chiusura definitiva per inagibilità dell'istituto di via Verdi, mai riaperto e in completo abbandono».