15:05:05 CASERTA. Comitato di Villa Giaquinto, l'intervista al presidente Raffaele Petrella: «Mostrare alle istituzioni e alla popolazione che esiste un modello di cittadinanza attiva sostenibile e in grado di incidere significativamente sulla qualità della vita e il benessere dei residenti».

Come nasce il Comitato e quali sono state le motivazioni che hanno portato alla costituzione del Comitato?

«Il Comitato per Villa Giaquinto ODV si costituisce ufficialmente il 6 marzo 2016 in seguito alla riapertura dell’omonimo parco, occorsa il 16 gennaio dello stesso anno, ad opera di un gruppo di attivisti e residenti. Formalmente al Comitato viene riconosciuta la gestione dello spazio, in collaborazione con l’ente amministrativo, grazie all’approvazione del Regolamento sui Beni Comuni, emendato il 12 settembre 2016.

Il Comitato in questo modo si attesta apripista del processo di attivazione dei patti di collaborazione tra gli ODV e il Comune di Caserta che ad oggi conta svariate decine di casi. Le motivazioni che hanno portato alla nascita del Comitato per Villa Giaquinto, oltre la necessità di vedere identificata la posizione degli attivisti in un ente formalmente riconosciuto, sono di varia natura: innanzitutto la volontà di restituire a Caserta un’area verde di fondamentale importanza, in un contesto cittadino che porta le cicatrici di un percorso di speculazione edilizia e cementificazione che finalmente inizia a essere messo in discussione; un luogo che ha un potenziale aggregativo rilevante grazie alla sua capacità di essere attraversato ogni giorno da famiglie, cittadini e fruitori di ogni età e sorta.

La costituzione del Comitato rispose inoltre all’urgenza di espandere l’esperienza dei Beni Comuni anche nella nostra città e di mostrare come la partecipazione dal basso nella gestione della cosa pubblica non debba rappresentare una soluzione d’emergenza, ma un modello di cittadinanza virtuoso e necessario».

In questi 8 anni di attività avete affrontato molte sfide. Quali ricordi maggiormente?

«In questi 8 anni abbiamo dovuto attraversare diverse sfide: farci carico della gestione e della manutenzione di uno spazio solo con le forze dei suoi volontari; mettere in piedi un congruo numero di servizi sostenibili, gratuiti, e al contempo in grado di finanziare le iniziative del Comitato; immaginare e realizzare attività che vanno dal campo del sociale a quello della progettazione culturale, contribuendo ad arricchire la proposta cittadina; mostrare alle istituzioni e alla popolazione che esiste un modello di cittadinanza attiva sostenibile e in grado di incidere significativamente sulla qualità della vita e il benessere dei residenti. Ci riteniamo sicuramente soddisfatti di quanto fatto finora».

Di cosa si occupa il Comitato? Quali progetti avete in corso?

«Le attività del Comitato sono varie: la manutenzione e la gestione del parco, luogo nevralgico in cui vengono realizzate la maggior parte delle sue iniziative; i progetti di rigenerazione urbana che stanno investendo anche il quartiere circostante grazie ad eventi come la Festa dell’Emigrante e le piantumazioni arboree; attività ricreative, gratuite, di interesse sociale e culturale quali concerti e cinema all’aperto, dibattiti letterari, laboratori per bambini e tanto altro. Fin dalla sua nascita inoltre il Comitato si occupa di valorizzare le risorse naturali del parco realizzando, a partire dagli scarti della vegetazione, il compost che viene utilizzato per le operazioni di piantumazione e fertilizzazione; in tal senso un’iniziativa che ci sta dando grandi soddisfazioni è sicuramente M’arrancio, progetto attraverso cui le arance della Villa vengono trasformate in prodotti alimentari, recentemente incluso tra le quattro buone pratiche campane inserite nel Rapporto ASviS “I Territori e gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

I due prodotti in questione sono la marmellata di arance amare, realizzata in collaborazione con la cooperativa sociale Al di là dei sogni, e il liquore all’arancia prodotto in partnership con Antica Distilleria Petrone».

Progetti futuri?

«Abbiamo diversi progetti in cantiere al momento: uno di questi è espandere il progetto M'arrancio oltre le mura della Villa affinché possa costituire un modello di economia circolare per la rigenerazione urbana replicabile e innovativo. Un'altra priorità del Comitato per l'immediato futuro è rafforzare la sua presenza all'interno dei luoghi abitati dalla sua comunità e dai destinatari delle sue iniziative. 

Scuole, università, luoghi condivisi: spazi in cui intervenire sui temi della rigenerazione urbana, della cura del verde e dei beni comuni attraverso attività solidali ed eventi culturali. Speriamo così di creare maggiore attenzione attorno alle realtà del terzo settore e di arrivare ad ingaggiare le comunità dove non siamo ancora presenti».

Nicola Migliore