21:02:19 CALVI RISORTA. Si sono svolti oggi gli interrogatori di garanzia per gli otto indagati nell'ambito dell'inchiesta sul riciclaggio di denaro che avrebbe favorito il clan dei Casalesi.

L'imprenditore Antonio Luca Iorio di Calvi Risorta ha scelto di non rispondere alle domande del gip Federica Colucci del tribunale di Napoli.

Antonio Caliendo, invece, ha ammesso parte degli addebiti contestati dalla DDA, in particolare le false fatture emesse da società a lui riconducibili in favore dell'Ambienta di Iorio.

Le altre persone coinvolte, Alfonsina Russo, Ersilia Carano e Silvana Delia Corvino, si sono difese dalle accuse, affermando di non essere a conoscenza delle operazioni contestate, che sarebbero state gestite unicamente da Caliendo.

Invece Gaetano Marrapese e Nicola Ferri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nelle prossime ore i difensori degli indagati presenteranno istanza al Riesame per una rivalutazione dell'ordinanza di custodia cautelare.

L'indagine

L'inchiesta, condotta dal nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, ha portato alla luce un collaudato sistema di riciclaggio di denaro. 

Attraverso fatture per operazioni inesistenti, l'Ambienta di Iorio avrebbe fatto uscire utili aziendali verso società riconducibili a Caliendo. I soldi poi venivano prelevati in contanti e ritornavano nella disponibilità degli Iorio. Complessivamente sono state tracciate operazioni per circa 11 milioni di euro.

Vito Taffuri