20:49:27 Dovevano uscire con la sentenza, ma i giudici della seconda sezione collegio b hanno invece emesso un'ordinanza di integrazione istruttoria che riapre il dibattimento del processo per il maxi-appalto per la realizzazione del Centro direzionale Vanvitelli, che secondo l'accusa era al centro di un accordo tra il clan Belforte ed imprenditori locali.

I giudici hanno disposto per l'udienza del nove aprile la testimonianza dell'ingegnere Gianpaolino e per l'acquisizione della documentazione di tutte le pratiche edilizie legate all' appalto oggetto del processo. L'ordinanza dei giudici riapre l'istruttoria dibattimentale dopo che c'erano state nelle precedenti udienze la requisitoria del pubblico ministero Luigi Landolfi della Dda e le arringhe della difesa, discussioni che si sono in parte basate sull'attendibilità o meno delle dichiarazioni rese dai pentiti Bruno Buttone, Michele Froncillo e Salvatore Belforte, a cui però è stato revocato il programma di protezione.

Centrale nel processo è il ruolo dell'imprenditore Di Fuccia che diede vita all'operazione immobiliare il 4 marzo del 1996 acquisendo i terreni dell'ex macello, già edificabili, attraverso due cooperative che alla fine hanno trovato convergenza in un unico progetto. Secondo i pentiti Di Fuccia, nei cui confronti sono stati chiesti dodici anni di reclusine, avrebbe chiesto supporto economico al clan Belforte.  

Giovanni Maria Mascia