16:26:08 CELLOE. A seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno visto soccombere Roberto Fusciello, giovane padre di famiglia, del quale sono stati donati gli organi, interviene Antonio Di Meo, figura storica dell'AIDO.

Di Meo ricostruisce i punti salienti della storia dell'associazione a Cellole e propone la realizzazione di un piccolo monumento dedicato ai donatori d'organi.

"Voglio raccontarvi" dichiara Di Meo - "la storia dell'associazione a Cellole. Negli anni 80 mio figlio ebbe un delicato intervento agli occhi e rischiava la cecità. Aveva bisogno di un trapianto e dopo 7 anni di pellegrinaggi tra gli ospedali di Campania e Lazio decidemmo di andare in Veneto.

Fu chiamato dopo qualche settimana per il trapianto. Nel sud fare un trapianto era come un miraggio. Allora decidemmo di aprire una seziona AIDO a Cellole e la dedicammo a Diego Colino, un ragazzo di San Castrese  di cui furono donati gli organi. Negli anni  ricordiamo la generosità di Elisabetta Sparagna, Ludovico Abate, fino ad arrivare a Roberto Fusciello.

Non sono più giovane e purtroppo la mia salute è precaria. Non posso più dedicarmi a questa nobile causa. Mi piacerebbe però che a Cellole si realizzasse un monumento dedicato ai donatori di organi." 

Gianluca Asciolla