19:24:28 Ricostruite le ultime fasi dei lavori che portarono alla morte dell' operaio Luciano Palestra il pomeriggio del ventinove ottobre del 2015, mentre veniva ultimata la ristrutturazione della Real casa dell' Annunziata, dove doveva essere realizzata la Scuola di ingegneria ad Aversa.

Davanti al giudice monocratico Cioffi del tribunale Napoli nord sono stati escussi dal pubblico ministero Giovanni Corona il gruista e i due autisti della betoniera che effettuarono gli ultimi scarichi di calcestruzzo. Il gruista ha riferito che mentre procedeva alla fase di lavaggio sentì il fragore dovuto al crollo del solaio che seppellì il povero Palestra. Nel vecchio solaio il cemento doveva essere sostituito con il calcestruzzo ed un tappeto di bitume.

Secondo l'accusa nella realizzazione dei lavori vi fu una difformità dal progetto esistente, che pure è stato oggetto di critiche da parte del consulente dell' accusa, in quanto invece del calcestruzzo alleggerito fu usato quello standard più pesante. Sotto accusa per omicidio colposo ci sono i titolari della ditta Cores, Agostino e Raffaele Tizzano, i progettisti tra ingegneri e architetti, Salvatore Di Caprio, Amedeo Lepore, Ciro Frattolillo, Massimo Magione, Nunziante Guadagno e Aniello Mocerino, difesi dagli avvocati Vittorio Guadalupi, Francesco Saverio Petrillo, Antonio Mirra, Paolo Sperlongano, mentre per le parti civili l'avvocato Ferdinando Letizia rappresenta gli interessi dei familiari della vittima e gli avvocati Sergio Tessitore e Domenico Cannavacciuolo rappresentano la CGIL.

Il prossimo venturo marzo verrà ascoltato come ultimo teste un operaio presente il giorno della morte bianca, poi la parola passerà al pubblico ministero per la requisitoria.

Giovanni Maria Mascia