22:22:34 CASERTA. Chi sarà il capolista alle prossime elezioni europee? E’ questa la domanda più ricorrente all’interno di tutti i partiti che ormai da qualche settimana hanno cominciato a lavorare per la composizione delle liste.

La partita, in questo momento, può ritenersi chiusa o, forse, meglio mai aperta nel Movimento 5 stelle e nella Lega dove a guidare le formazioni dovrebbero essere l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte, uomo del Sud, e Matteo Salvini che cinque anni fa fu la vera sorpresa nel nostro territorio.

Idee più o meno chiare anche in casa Fratelli d’Italia dove a tirare la lista sarà sicuramente un uomo del governo. Resta da capire se sarà direttamente Giorgia Meloni a correre come capolista o se, invece, si sceglierà magari il ministro Raffaele Fitto che, proprio cinque anni fa, fu l’eletto del partito. Non è da escludere che ci possano essere entrambi per avere un doppio scivolamento degli eletti dopo lo scrutinio.

Meloni e lo stesso fitto in caso di candidatura e di elezione, ovviamente, non rimarrebbero in Europa ma proseguirebbero il loro lavoro alla guida del Paese.

La volontà della Meloni di schierare la figura di governo nasce dal desiderio di raccogliere il maggior numero di consensi possibili per sbancare anche in Europa.

L’obiettivo della premier nemmeno troppo nascosto sarebbe ottenere sette seggi al Sud che, allo stato attuale, con una percentuale che è stimata intorno al 30% sarebbero più che alla portata.

Discorso molto più complesso, invece, per quello che concerne il Partito democratico.

Il nome della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno è una possibilità che il partito potrebbe decidere di sfruttare.

Il nome della società civile sul tavolo, tramontata la possibilità di vedere candidata Lucia Annunziata, è quello di un altro giornalista, Sandro Ruotolo, già senatore in quota Pd, ma di un campo largo di centrosinistra. La possibilità poi che possa essere direttamente la segretaria Elly Schlein a ricoprire il ruolo di capolista è pure sul tavolo dei democrat che devono, da queste parti risolvere i problemi con i due governatori Vincenzo De Luca e Michele Emiliano.

Se il secondo ha sostanzialmente definito la candidatura del sindaco di Bari Antonio Decaro il primo è ancora in polemica con il partito, senza contare che può egli stesso decidere di scendere in campo nel caso in cui dovesse tramontare definitivamente il discorso terzo mandato.

Banco di prova importante per Forza Italia che affronta la prima elezione senza Silvio Barlusconi.

Con Fulvio Martusciello ed Isabella Adinolfi, ci dovrebbero essere anche l’ex eurodeputato del Pdl Francesco Silvestris e il senatore Mario Occhiuto, fratello di Roberto Occhiuto governatore della Regione Calabria.

Ecco partito per partito i nomi sui taccuini dei leader politici che sono in lizza per far parte delle liste che scenderanno in campo nella prossima tornata europea.

 

Fratelli d’Italia

Giorgia Meloni, Raffaele Fitto, Giuseppe Tamburro, Massimo Grimaldi, Fabrizio Tatarella, Alberico Gambino, Renato Perrini, Marcello Gemmato, Dennis Nesci, Renato Gabellone, Stella Mele, Domenico Damascelli, Vincenzo Sofo, Chiara Gemma, Aldo Patriciello.

 

Lega

Valentino Grant, Massimo Casanova, Aurelio Tommasetti.

 

Forza Italia

Mario Occhiuto, Fulvio Martusciello, Isabella Adinolfi, Lucia Vuolo, Orazio Fascina, Francesco Silvestris.

 

Partito Democratico

Elly Schlein, Sandro Ruotolo, Pina Picierno, Carlo Marino, Franco Roberti, Michele Emiliano, Antonio Decaro, Vincenzo De Luca, Elena Gentile, Loredana Capone, Titti De Simone.

 

M5S

Giuseppe Conte, Mario Furore, Rosa Barone, Alberto De Giglio e Nicola Grassi, Danilo Della Valle.

 

Azione

Luigi Bosco, Paolo Russo, Gigi Casciello, Marcello Pittella, Giosi Ferrandino.

 

Italia Viva

Nicola Caputo, Teresa Bellanova, Sebastiano Leo.

 

Verdi-Sinistra Italiana

Piernicola Pedicini