MADDALONI. E’ bufera sulla gestione del Partito democratico di Maddaloni. La reggenza di Carlo D’Angelo scaturita dalle dimissioni di Salvatore Mataluna come segretario ha creato non pochi dissapori all’interno del circolo cittadino.
Il più agguerrito di tutti è l’ex candidato sindaco Gaetano Esposito che ha presentato un articolato esposto al commissario provinciale del Pd Franco Mirabelli e alla Commissione di Garanzia Provinciale in data 7 marzo 2016 per chiedere la convocazione dell’assemblea per eleggere un nuovo vertice. «Venerdì 15 gennaio 2016 la direzione del circolo PD di Maddaloni ratificò le dimissioni del Segretario Salvatore Mataluna - si legge nell’esposto - In quella stessa sede la direzione stessa prese una decisione politica in cui stabilì un organismo di reggenza, composto dal Presidente del circolo Alessandro Correra e dal ex-vicesegratario Benedetta Del Vecchio, coadiuvati da un gruppo di dirigenti; organismo che traghettasse il partito nella fase di tesseramento, fino alla data del nuovo congresso cittadino. Decisione politica, messa a verbale quella sera stessa, che escludeva categoricamente la conduzione del partito da parte del decano della direzione Carlo D’Angelo in quanto non rappresentativo del partito stesso, sia nell’attuale fase sia per la sua nota scelta di sostenere un movimento civico, Maddaloni nel Cuore, in contrapposizione netta con il Partito Democratico nelle scorse elezioni amministrative del 2013. Purtroppo Carlo D’Angelo, appellandosi allo statuto, ha disconosciuto quanto deciso in quella direzione e, sostenuto da una piccola minoranza, si è autoproclamato coordinatore del circolo. Per il bene del circolo la maggioranza dei dirigenti ha cercato in molti e ripetuti momenti un punto d’incontro con questa sparuta minoranza per coinvolgere tutte le anime del partito in un organismo egualitario e transitorio, ma tra promesse, proposte accettate e ripensamenti repentini, Carlo D’Angelo non ha mai raccolto le istanze dei più, e non ha mai indetto l’assemblea degli iscritti che doveva essere effettuata entro 30 giorni dalla data delle dimissione del segretario, suo obbligo sancito dall’articolo 13 dello statuto del Partito Democratico, la dove non vi fosse il Segretario Provinciale, e ribadito inoltre nella missiva inviata allo stesso Carlo D’Angelo dalla Commissione di Garanzia Provinciale. Ad oggi Carlo D’Angelo, non riconosciuto dal sottoscritto e dalla maggioranza degli iscritti quale coordinatore, non ha mai convocato l’assemblea degli iscritti, anzi si arroga il diritto di convocare riunioni di direzione, già decaduta al momento delle dimissioni dell’ex-segretario, diritto non riconosciutogli dallo statuto, come ribadito nella missiva inviata allo stesso dalla Commissione di Garanzia Provinciale. Pertanto il sottoscritto chiede l’intervento immediato della Commissione di Garanzia Provinciale e del nuovo Commissario Provinciale affinchè venga convocata con urgenza l’assemblea degli iscritti e venga ristabilita democrazia e agibilità politica nel circolo. In attesa di un vostro sollecito riscontro, ringrazio e saluto».