CASERTA. Gli arresti di lunedì che hanno travolto il Comune di Maddaloni hanno evidenziato un fenomeno ormai diffusissimo in Terra di Lavoro, l’intervento della magistratura a bloccare l’attività amministrativa degli enti pubblici.
Dal 2000 ad oggi sono stati tantissimi gli amministratori che hanno ricevuto “la visita” delle forze dell’ordine per reati di ordine gestionale, ma anche per commistioni con la criminalità organizzata. Rosa De Lucia è, quindi, in buona compagnia in una graduatoria che, di certo, non fa onore a Terra di Lavoro. Prima della De Lucia, l’altro nome eccellente arrestato, nel suo caso i magistrati hanno detto che si è trattato di un errore, annullando l’ordinanza, dal momento che non avrebbe dovuto essere ammanettato, è stato l’ex primo cittadino di Caserta Pio Del Gaudio. Nella rete degli inquirenti, sono finiti anche Angelo Brancaccio, primo cittadino di Orta di Atella che, tra l’altro detiene il record nel 2000 per essere stato il sindaco più votato della storia d’Italia con oltre il 90% e l’ex primo cittadino di Mondragone Ugo Conte. Ha conosciuto il carcere anche Cipriano Cristiano, ex primo cittadino di Casal di Principe ed ex dirigente medico dell’Asl che è stato coinvolto in una maxi operazione che ha azzerato quasi completamente il ceto politico della città dell’agro tanto da determinare la necessità di costruire un governo di salute pubblica che ha portato all’elezione dell’attuale fascia tricolore Franco Renato Natale. Tra i sindaci arrestati, la storia più rocambolesca è stata, sicuramente, quella di Michele Griffo, primo cittadino di Trentola Ducenta che, addirittura, è stato irreperibile per una decina di giorni. Altra storia tutta all’italiana è quella di Eugenio Di Santo primo cittadino di Sant’Arpino che, dopo l’arresto e il patteggiamento, ha continuato a governare il suo Comune sino a quando la sua pensa non è stata definitiva. Ha conosciuto il carcere, anche l’ex sindaco di San Cipriano d’Aversa Enrico Martinelli travolto in un’inchiesta sugli appalti pubblici. Nell’elenco entra anche l’ex primo cittadino di Casaluce Antonio Proto Fedele che ha conosciuto gli arresti. Nel listone figurano, poi l’ex primo cittadino di Casapesenna Fortunato Zagaria e l’ex primo cittadino di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, assolto poi in tutte le sedi di giudizio e in tutti i procedimenti che è diventato l’emblema delle battaglie contro il carcere preventivo. Completano l’elenco l’ex sindaco di San Tammaro Raffaele Scala, l’ex primo cittadino di Alvignano Domenico Bove, l’ex sindaco di Roccamonfina Letizia Tari, Filomeno Ferritto di San Gregorio Matese e Antonio Montone di Castello del Matese. Sono, quindi, complessivamente sedici i primi cittadini oggetto, dall’inizio del nuovo secolo di misure restrittive, a cui si devono aggiungere tutta una serie di politici e amministratori che hanno fatto la loro fine.
