10:39:01 CASERTA. Dopo la morte di Silvio Berlusconi Antonio Tajani vuole dimostrare che Forza Italia c’è e, per questo è pronto a schierare tutti i big del partito alle prossime elezioni europee.

Da qui il pressing su Roberto Occhiuto, governatore della Calabria che potrebbe portare un bel contributo di voti alla causa azzurra. Occhiuto sarebbe un osso sicuramente duro per Fulvio Martusciello, coordinatore regionale della Campania ed eurodeputato uscente. Certe anche le candidature in azzurro di altre due uscenti come l’ex pentastellata Isabella Adinolfi e l’ex leghista Lucia Vuolo entrambe traghettate in Forza Italia. Tra le novità possibili c’è Orazio Fascina, padre di Marta Fascina che potrebbe correre nella circoscrizione Sud. Potrebbe essere, invece, la giornalista Lucia Annunziata la capolista del Pd nella circoscrizione Sud alle prossime elezioni europee.

Un suo impegno in politica, appare più che probabile anche in considerazione delle dimissioni anticipate dalla Rai. Certa della ricandidatura la vicepresidente in carica del Parlamento Pina Picierno che punterebbe alla terza elezione di fila. Da valutare la posizione del sindaco di Caserta e presidente dell’Anci Carlo Marino che non ha fatto mistero di pensare alla corsa per Bruxelles. Potrebbe ambire alla riconferma anche Franco Roberti, ex assessore regionale e più votato nell’ultima tornata. Riflettori puntati, però, sulla Puglia dove ci potrebbe essere una candidatura pesante in casa Pd a rendere la corsa più difficile. Ci sono due pezzi da novanta come Michele Emiliano e Antonio Decaro che guardano alla competizione anche in relazione a quelle che saranno le decisioni sul terzo mandato. Nella stessa barca di Emiliano, e con la stessa prospettiva, c’è governatore della Campania Vincenzo De Luca che pure potrebbe vedere un approdo nell’Europa.

Sempre dalla Puglia potrebbe arrivare la candidatura di Elena Gentile, già eurodeputata, rimasta fuori nel 2019 per poche migliaia di voti. In lizza per una candidatura Loredana Capone, presidente del consiglio regionale della Puglia e vicepresidente nazionale del Pd, e la paladina dei diritti civili, l’ex deputata Titti De Simone. Riflettori puntati anche sulla lista di Azione che ha già ufficializzato la candidatura dell’ex consigliere regionale Luigi Bosco. Con lui ai nastri di partenza ci dovrebbe essere uno dei fedelissimi di Mara Carfagna: il partito sta ragionando sui nomi di Paolo Russo e di Gigi Casciello.

Ai nastri di partenza anche Marcello Pittella, fratello di quel Gianni già presidente del parlamento europeo e capace di superare nel 2014 la soglia delle 300mila preferenze con il Partito democratico. In lista ci sarà anche l’uscente Giosi Ferrandino a completare un quadro che rende Azione certamente una forza da tenere d’occhio. Non è chiaro se Azione e Italia Viva porteranno avanti il ragionamento della lista unica fatto per le politiche: è certo che Matteo Renzi ha scelto come suo uomo di punta nella circoscscrizione Sud l’assessore Regionale all’agricoltura Nicola Caputo. Tra i candidati di Italia Viva c’è da tener d’occhio l’ex ministro del lavoro Teresa Bellanova che pure sta scaldando i muscoli.

Le luci della ribalta, ovviamente sono tutte per Fratalli d’Italia chiamata a confermarsi dopo l’exploit di Giorgia Meloni, che potrebbe essere capolista anche al Sud, alle ultime politiche. Il nome nuovo per il partito della presidente del consiglio, è quello dell’avvocato Giuseppe Tamburro, uomo del terzo settore, da anni riferimento nazionale e per il quale siede già nei tavoli di partenariato a Bruxelles. Il suo raggio d’azione ampio, la rete di rapporti sul territorio lo rendono adatto a confrontarsi su un collegio così ampio. La Meloni questo lo sa e la candidatura di Tamburro permette di cogliere due piccioni con una fava: candidare Tamburro ed aprire il partito in maniera importante al Terzo Settore. In Fratelli d’Italia poi Edmondo Cirielli vorrebbe schierare Alberico Gambino come suo scudiero e piazzare un salernitano a Bruxelles.

Per i casertani e i campani nella formazione meloniana osservati speciali sono i pugliesi. L’uscente Raffaele Fitto, ora ministro a Roma dovrà schierare un suo delfino. Finora si è materializzata la disponibilità di Renato Perrini, consigliere regionale (di estrazione fittiana) nonché presidente della Commissione antimafia pugliese. Da via della Scrofa, però, non si può escludere che sia richiesto ai due componenti della squadra di governo, Fitto e Marcello Gemmato, di correre. Pugliese è anche Dennis Nesci che è entrato in Parlamento proprio dopo l’elezione di Fitto a Roma.

Altro nome caldo è quello del salentino Renato Gabellone che pure sta guardando con attenzione alle europee. In Puglia Fratelli d’Italia ha da sistemare ancora alcune partite aperte dalle politiche. La barlettana Stella Mele e il bitontino Domenico Damascelli potrebbero essere tra coloro che potrebbero incassare il credito maturato a settembre scorso con la premier Giorgia Meloni. Ai nastri di partenza sicuramente Vincenzo Sofo eletto nel 2019 con la Lega e oggi alla corte del presidente del consiglio e Chiara Gemma che nell’ultima tornata ha fatto il pieno di voti con il M5S e che da pochi giorni ha aderito al partito della Meloni. Le europee sono una finestra alla quale guarda con attenzione anche Enzo Rivellini, già eurodeputato del Pdl che ha voglia di ritornare nell’agone con un ruolo da protagonista.

La Lega casertana schiera uno dei suoi uomini forti in Campania come Valentino Grant, eurodeputato in carica e coordinatore regionale del partito che in questi ultimi quattro anni è stato anche presidente della commissione bilancio a Bruxelles. Nella Lega in pole resta la ricandidatura di Massimo Casanova, imprenditore vicino a Matteo Salvini. Da capiri anche come si muoverà Cateno De Luca con il suo Sud chiama Nord che potrebbe affasciare ben 35 movimenti a cominciare da quello di Vittorio Sgarbi Rinascimento. Piernicola Pedicini potrebbe, invece, essere il punto di forza di una lista Verdi Sinistra Italiana ed Equità Territoriale replicando alle Europee l’esperimento che c’è stato nelle elezioni regionali molisane. Pedicini, eletto a Bruxelles nel M5S, è il coordinatore regionale del movimento che fa capo allo scrittore Pino Aprile.

Nel M5S il radicamento crescente del movimento nel Foggiano rende scontata la riconferma di Mario Furore, molto legato all’assessore regionale Rosa Barone. Capolista dovrebbe essere l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte pronto a scendere in campo per tirare la lista. Sempre in Puglia nomi caldi sono quelli di Alberto De Giglio e Nicola Grassi rimasti scottati in occasione delle ultime politiche così come il casertano Danilo Della Valle che pure potrebbe riprovarci nella corsa per Bruxelles. Per completare il quadro c’è da capire dove si candiderà il decano del parlamento Aldo Patriciello.