MADDALONI. Ci sarebbe un presunto illecito dietro la gara dei rifiuti nell’ordinanza che ha portato all’arresto del sindaco Rosa De Lucia, dell’assessore Cecilia D’Anna e dei consiglieri Giancarlo Vigliotta e Giusy Pascarella, oggi all’opposizione, e dell’imprenditore Alberto Di Nardi, titolare della Dhi di Vitulazio, azienda che da anni lavora con il Comune di Madddaloni.
Secondo il quadro tratteggiato dai pm coordinati dal procuratore Maria Antonietta Troncone, i cinque arrestati, e gli indagati a piede libero, si sono accordati tra loro per una gara d'appalto da far vincere all'imprenditore titolare del gruppo Di Nardi. I sette sono infatti accusati, in concorso tra loro, di corruzione, tentata induzione a dare o promettere un bene e peculato. Le misure, spiccate dal gip su richiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere, sono state eseguite dai carabinieri della compagnia di Maddaloni, diretti dal capitano Pasquale Puca. I militari dell'Arma hanno eseguito anche il sequestro preventivo di beni per un milione di euro riconducibili all'imprenditore arrestato.