11:15:02 MADDALONI. Sono tre gli sfidanti ai nastri di partenza che contenderanno la fascia al sindaco uscente Andrea De Filippo.

In campo per la prima poltrona di Maddaloni ci saranno il candidato di Fratelli d’Italia Antonio Crimaldi, quello del M5S Michele Ferraro e quello del polo civico Giuseppe Magliocca.

E’ possibile votare dalle 7 alle 23 di domenica 14 maggio e dalle 7 alle 15 di lunedì 15 maggio nelle trentacinque sezioni in cui è diviso il Comune di Maddaloni.

Nel caso in cui nessuno dei quattro contendenti dovesse superare il 50% al termine dello scrutinio di domenica, i voti si cominceranno a contare alla chiusura dei seggi, si ricorrerà ad un turno di ballottaggio in programma il 28 e il 29 maggio.

In quel caso, il candidato che avrà raccolto il maggior numero di voti sarà il nuovo sindaco di Maddaloni.

Ma quanti voti servono per vincere in prima battuta le comunali a Maddaloni.

A Maddaloni l’ultima volta hanno votato  21.848 con una percentuale del del 64,79% con Andrea De Filippo che ha raccolto il 59,78% contro il 20% circa della coalizione capeggiata da Bruno Cortese.

Rispetto a questi dati, negli ultimi cinque anni si è registrata una diminuzione di tremila elettori per Maddaloni che rendono la soglia del primo turno più bassa rispetto a quella del 2018.

Nella precedente tornata l’attuale primo cittadino si è imposto al primo turno con 12.821 voti sbaragliando la concorrenza con Cortese che si è fermato a 4.399.

Nello specifico a De Filippo in quel caso sarebbero stati sufficienti 11500 voti per chiudere la partita comunque al primo turno.

Tenuto conto che si dovrebbe registrare un leggero calo di votanti rispetto alla volta scorsa stando alla media delle ultime elezioni e considerando i tremila elettori in meno iscritti nelle liste, il numero dei votanti dovrebbe, presumibilmente scendere intorno alle 20mila persone. Per questa ragione, per chiudere la partita al primo turno, bisognerà superare quota 10mila voti. 

Ma quanti voti servono per eleggere un consigliere comunale? Nella coalizione vincente, dovrebbero bastare intorno ai settecento voti di lista, più o meno (considerando sempre il calo di tremila elettori) quanti ne sono serviti cinque anni fa alla civica Orientiamo Maddaloni per permettere al suo primo degli eletti Filippo Iacobelli di accomodarsi in consiglio comunale.

La cifra sale sensibilmente, se, invece, il dato fa riferimento alle coalizioni perdenti.

Per entrare in consiglio comunale la lista deve toccare quanto meno le milletrecento preferenze per permettere al candidato sindaco di sbloccare il seggio.

Per ora, i candidati, ai calcoli e alle statistiche preferiscono il contatto con gli elettori per cercare di strappare il loro consenso e raggiungere l’obiettivo che si sono prefissati di essere sindaci o di entrare a far parte del consiglio comunale.