11:07:03 SAN PRISCO. Dopo il consiglio comunale di ieri sera, a San Prisco scoppia la polemica sul ‘no’ alla Pace Fiscale deliberato dall’amministrazione comunale diretta dal sindaco Domenico D’Angelo.

Sull’argomento il consigliere comunale Francesco Paolino ha affermato: «L’articolo 1, commi 222-230, della Legge numero 197/2022 prevede l’annullamento automatico, alla data del 31 marzo 2023, senza alcuna richiesta da parte del contribuente, dei singoli debiti affidati all’Agente della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a mille euro.

L’importo viene calcolato dalla data di entrata in vigore della Legge ed è comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

L’amministrazione D’Angelo nel consiglio comunale di ieri sera, ha deliberato di non applicare l’annullamento. L’amministrazione D’Angelo ha deluso la fiducia dei suoi concittadini. Alla faccia delle promesse elettorali. Un amministratore pubblico deve ai propri concittadini lealtà e rispetto e in un momento di difficoltà economica le famiglie e le attività commerciali e artigianali devono essere sostenute e non colpite, visto tra l’altro che la legge lo consente.

Adesso vorremmo sapere cosa ne pensano quelli che li hanno votati che anche loro non potranno usufruire dello stralcio delle cartelle esattoriali. Se ne sono lavate le mani, ci verrebbe da dire, non sapendo prendere decisioni o non volendo prendere decisioni, hanno deciso di abdicare alle loro responsabilità, il che non è esattamente una cosa da prendere alla leggera, visto che la qualità delle decisioni assunte, o non assunte, determineranno una ricaduta nefasta sui contribuenti che si troveranno a subire le conseguenze.

Come rifletteva Paolo VI che intendeva la politica come “la più alta forma di carità”, oggi ci duole notiziare siffatto gesto e avvertiamo nell’aria smarrimento e rabbia tra la gente. La fascia non serve solo per le processioni».