18:16:53 L’Asl ha avviato un’importante campagna di prevenzione contro i tumori del collo dell’utero promuovendo degli screening gratuiti rivolti alle donne di un’età compresa tra i 24 e i 65 anni.

Sono diverse le modalità per poter partecipare agli screening della cervice uterina. Le interessate possono recarsi presso una delle unità mobili che sta facendo il giro della provincia per effettuare i vari screening (per aggiornarsi sulle varie tappe basta consultare il sito dell’Asl o la pagina Facebook dell’azienda sanitaria), oppure possono registrarsi direttamente sul sito dell’Asl o possono chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 12 ai numeri 800984043 o 0823/210545.

I progressi della ricerca (che hanno associato lo sviluppo del tumore del collo dell’utero all’infezione da Papillomavirus, in sigla HPV) e quelli delle tecniche diagnostiche (in particolare lo sviluppo di test molecolari) hanno recentemente modificato l’ approccio diagnostico. Oggi è infatti disponibile un’ulteriore metodo di screening, l’HPV DNA test, che permette di rilevare la presenza di DNA di ceppi di HPV ad alto-medio rischio, prima ancora che le cellule del collo dell’utero presentino alterazioni riscontrabili con il Pap-test.

L’esame di riferimento per le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni e 11 mesi è diventato dunque l’HPV DNA test (o più semplicemente HPV test), da ripetersi ogni 5 anni, mentre per le donne tra i 25 e i 29 anni rimane il Pap-test da effettuarsi ogni 3 anni. 

I test effettuati quando si aderisce allo screening sono gratuiti e semplici : sia per il Pap test sia per l’HPV DNA test si tratta di un prelievo indolore di un campione di cellule del collo dell’utero.

È stato dimostrato che il tumore del collo dell’utero nel 99 per cento dei casi ha come causa l’infezione da Papillomavirus e che circa l’80 per cento delle donne contrae l’infezione nel corso della propria vita. Nella maggior parte dei casi il virus viene facilmente eliminato dall’organismo, l’infezione è quindi temporanea e tende a regredire spontaneamente in 1-2 anni, senza causare lesioni uterine (cosiddette precancerose). Nella piccola percentuale di donne in cui l'infezione diventa persistente, soltanto una parte sviluppa le lesioni che precedono il cancro invasivo. Il processo tumorale è in genere lento: sono necessari circa 10-15 anni prima che l’infezione da HPV, una volta instauratasi, porti allo sviluppo del cancro. Nelle donne che si sottopongono regolarmente ai controlli, si ha quindi il tempo necessario per rilevare l’infezione e diagnosticare eventuali lesioni precancerose che, se non trattate, potrebbero evolvere verso un tumore invasivo.

Lo Screening Cervicale arriva a casa tua

Progetto Aziendale “Utilizzo dell'auto-prelievo per la prevenzione del tumore del collo dell'utero con test per Papilloma Virus nell'"ASL Caserta"

Una delle azioni messe in campo dall'ASL Caserta per rafforzare la prevenzione contro il Papilloma Virus (HPV), causa del tumore del collo dell'utero, è l'avvio nell'ASL Caserta del  Progetto basato sull'uso dell'auto-prelievo nel programma di screening contro il cancro dell'utero tramite test HPV .