21:31:00 La nuova caserma dei carabinieri sarà realizzata a Calvi Risorta nell’ex sede del 118 grazie ad un finanziamento del ministero ottenuto dal Comune durante la fase del dissesto. Quello che sembra un normale percorso amministrativo, in realtà è il frutto di un’incisiva azione politica che arriva dai banchi dell’opposizione.

Il capogruppo di Forza Calvi Risorta Vito Taffuri, infatti, è riuscito a rimettere nei binari giusti una vicenda che, altrimenti, avrebbe rischiato di esporre il Comune alla perdita di un presidio di legalità come la caserma dell’arma o, comunque, ad un costo inutile.

Ma, veniamo ai fatti. La caserma dei carabinieri a causa di un’ordinanza di sfratto deve lasciare i locali di via Rossi dove si trova attualmente.

Tra le ipotesi sul tavolo c’è stata anche quella di accorparla alla caserma di Sparanise, privando quindi, Calvi Risorta della presenza dei militari.

Il sindaco Giovanni Lombardi, da parte sua, per cercare di fronteggiare questa situazione ha presentato un importante progetto al ministero degli Interni da un milione e mezzo di euro che, però, è ancora in fase di valutazione.

Per non perdere il presidio è stata avanzata la possibilità di trasferire i carabinieri nei locali del 118, una soluzione che salva capre e cavoli.

Ma è qui che nasce l’inghippo. Il Comune di Calvi Risorta era pronto ad accendere un mutuo che sarebbe costato 207mila euro in vent’anni. Ed è qui che interviene Taffuri. Il consigliere appena eletto si è subito interessato della vicenda riuscendo a trovare una soluzione che avrebbe consentito la risoluzione del problema e il trasferimento nei locali del 118 senza gravare in alcuna maniera sull’ente. Con l’istanza al protocollo del Comune 6769 del 10 agosto scorso, infatti, l’esponente di opposizione ha evidenziato come ci fosse un fondo ministeriale vincolato di 133.900,72 euro assegnato al Comune di Calvi Risorta il 14 dicembre 2020. «Nonostante la mia istanza, il presidente del consiglio inspiegabilmente Alessio Salerno non si è attivato come avrebbe dovuto per portare l’atto all’attenzione dell’assise cittadina – ha spiegato Taffuri – sbloccando una situazione che tutta la comunità di Calvi Risorta sente molto».

Taffuri non si è dato per vinto e ha continuato la sua azione istituzionale cercando di stringere i tempi e far portare l’atto all’attenzione del consiglio comunale in modo da riuscire a spostare la caserma senza costi per la comunità.

«Ho fatto la voce grossa politicamente parlando con il segretario generale Gaetano Pietropaolo – ha aggiunto ancora – e solo così sono riuscito a far portare in discussione dopo oltre due mesi nella seduta del 28 ottobre scorso l’atto riuscendo ad ottenere che la caserma si trasferisse sfruttando risorse ministeriali già assegnate all’ente ed evitando un inutile nuovo esborso.

E’ stata la vittoria della buona politica, quella che va a braccetto con le istituzioni e che bada al risultato. Ho puntato deciso ad ottenere un successo per la comunità salvando un presidio di legalità e di sicurezza ed evitando un esborso inutile che avrebbe esposto l’ente a rischi contabili evitando di far cadere in errore la maggioranza. Alla facile e comoda strumentalizzazione politica, come sempre ho pensato alla mia comunità».