CASERTA. Secondo lo schema proposto dalla segreteria cittadina del Partito democratico, alle primarie, possono partecipare, oltre che i rappresentanti del Pd, anche gli esponenti di quello che viene definito “il centrosinistra classico”, cioé Partito socialista, che in queste ore sta cambiando pelle con l’abbandono del gruppo di Catello Tronco e l’ingresso di quello di Francesco Brancaccio, e Sel.
In questa prima fase, non ci sarebbe spazio, per una proposta che arriverebbe dalla cosiddetta coalizione De Luca, cioé Udc, Campania in rete e dalla stessa Campania libera, con le quali, comunque, tutti sono pronti ad intessere un dialogo una volta definito il candidato sindaco.Quella del 6 marzo, dovrebbe essere una disputa tutta interna al Partito democratico con le candidature di Enzo Battarra, Andrea Boccagna, Carlo Marino ed Enrico Tresca. Ciascuno degli aspiranti dovrà accompagnare la sua candidatura con almeno quaranta firme di componenti dell’assemblea, cioé il 10% dell’intero organismo cittadino che dovranno essere consegnate entro mercoledì 10 febbraio.Il compito di gestire questa fase spetterà ad una commissione di undici nomi guidata da Franco De Michele. De Michele, eletto all’unanimità nella prima riunione di mercoledì, rappresenta l’area Rifare l’Italia (maggioritaria in assemblea), con lui Alessandra Pratticò e Giovanni Leggiero. A rappresentare l’area dei renziani ci sono, invece, Carlo Corvino, Mariantonietta Scaringi e Giuseppe Rossi Prudente. Giuseppe Spuria è il nome di Area Riformista, Enrico Vellante per LabDem, Matteo Donisi in Rappresentanza dei Giovani Democratici, Pietro Canzano per l’area che ha come riferimento l’europarlamentare Nicola Caputo e Castrese Paragliola per il gruppo Futuro Oggi.