21:54:03 Giudizio immediato per la preside dell’asilo degli orrori di Casapulla e per le due maestre: per il gip Alessandra Grammatica le prove acquisite sono sufficienti per andare direttamente a processo.

Non ci sarà udienza preliminare per la preside Francesca Merola di Casapulla e per le due insegnanti di Macerata Campania Valeria Eliseo e Anna Lucia Spina.

Secondo l’accusa le tre maestre punivano continuamente i bambini i quali venivano obbligati con le mani sulla testa in un angolo dell’aula.

Secondo gli inquirenti in alcune circostanze i piccoli sarebbero stati gettati giù dalle brandine durante il riposo pomeridiano. Non solo dal quadro indiziario emerge che se i bambini facevano i capricci, venivano strattonati e derisi tra urla di rimprovero.

L’inchiesta è partita dopo la denuncia dei genitori di un piccolo alunno letteralmente terrorizzato dall’idea di andare a scuola. Lo stesso talvolta presentava segni sul corpo che non trovavano una plausibile spiegazione.

Le ‘maestre ci danno i liscebussi’: tutti i bimbi della scuola avevano cominciato ad utilizzare questo termine anche se nelle loro case non era familiare.

A far scattare l’allarme il comportamento di un bimbo che, improvvisamente, ha mostrato segnali di insofferenza nei confronti della scuola.

Pianti, capricci, allo scolaretto dell’asilo privato bastava vedere lo zainetto per agitarsi.

I genitori a quel punto hanno chiesto spiegazioni e la risposta è stata che le maestre picchiavano gli alunni.

Subito il passaparola tra le mamme con il riscontro di quell’inquietante situazione e quel termine ‘liscebusso’ che veniva ripetuto da tutti.

Da qui sono scattate le denunce con gli inquirenti che hanno deciso di installare delle telecamere per verificare se quanto raccontato dai bambini rispondeva al vero.