14:48:26 Il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, il Parlamentare Umberto Del Basso De Caro e la componente della direzione nazionale del Pd Camilla Sgambato, hanno inviato una missiva al presidente dell'assemblea regionale, alla commissione di garanzia e per conoscenza al Segretario nazionale del Partito Democratico Enrico Letta, dove espongono una serie di problematiche che hanno portato, negli ultimi tre anni, ad un fermo assoluto di ogni attività politica, chiedendo immediatamente un'assemblea regionale: "aperta ai soli effettivi aventi diritto, al fine di fondare le reali ragioni di una ripresa politica che, dal livello regionale, effonda nuovi stimoli di militanza e partecipazione ai territori".

I tre esponenti democrat, in ordine alla convocazione telematica dell'Assemblea per l'approvazione della delibera di definizione di regole e modalità di surroghe dei componenti eletti dall'Assemblea regionale del 3 marzo 2019, rappresentano quanto segue: "L'attuale fase pandemica non obbliga più alla convocazione dell'Assemblea in via telematica.

Dal 1 aprile le restrizioni sono venute meno ed è consentita la celebrazione della assemblea in presenza, soprattutto in considerazione del fatto che, in oltre tre anni, è stata convocata una sola volta per procedere alla elezione della Direzione regionale. Ciò che colpisce è la circostanza in forza della quale si vorrebbe attribuire valenza di voto favorevole a coloro i quali decidono di non collegarsi da remoto".

Le ragioni della richiesta di un'assemblea in presenza, è fondamentale per il riscontro del numero legale, così come la verifica degli aventi diritto in forza del fatto che, in questi tre anni, molti componenti sono decaduti a causa di passaggi in altre compagini politiche ed anche per la mancanza del rinnovo della tessera di partito.

La richiesta della convocazione dell’assemblea in presenza rientra nelle schermaglie che si sono aperte dopo le dimissioni del segretario regionale Leo Annunziata per la cui sostituzione il nome in pectore è quello dell’ex commissario della regione Calabria il casertano Stefano Graziano.

Sul nome del politico di Teverola c’è un’intesa chiusa tra il sindaco di Napoli Manfredi, il governatore De Luca e il segretario Letta.

Proprio Oliviero e Del Basso De Caro sono tra coloro che non vorrebbero l’elezione di Graziano alla segreteria.