22:36:29 Non si sono spente le polemiche dopo il consiglio comunale di oggi. Durissimo il documento di Caserta Decide, rappresentato in consiglio comunale dall’ex candidato a sindaco Raffaele Giovine.

«Mentre nei prossimi giorni l’elezione del Presidente della Repubblica si terrà in presenza, a Caserta la minoranza aveva chiesto che il Consiglio Comunale si potesse tenere quantomeno in modalità ibrida. La richiesta non è stata accolta ma, nonostante ritenessimo che un Consiglio comunale online pecchi di possibilità dialettica e di dibattito, abbiamo deciso, insieme a tutta la minoranza, di partecipare direttamente dalla Sala consiliare – si legge in una nota -

In primo luogo, iniziati i lavori del Consiglio Comunale, non ci è stata data la possibilità di discutere le nostre interrogazioni e quindi di svolgere l’attività di controllo sull’azione amministrativa, in quanto erano assenti sia il Sindaco che gli Assessori competenti.

Successivamente, iniziata la discussione sul biodigestore, la maggioranza ha chiesto e ottenuto una sospensiva sull’argomento per evitare che il Consiglio Comunale si pronunciasse sulla vicenda: in un sol colpo si è bloccata la discussione su uno dei temi più sentiti della città, rinviandola a data da destinarsi.

Il Segretario comunale ha addirittura sostenuto che può essere richiesta una sospensiva anche sulle interrogazioni, sancendo in maniera molto grave che la maggioranza può decidere di sospendere l’attività di controllo della minoranza, minando di fatto la democrazia all’interno del Consiglio comunale di Caserta.

Un atto gravissimo, un precedente che lede l’azione del Consiglio tutto, indipendentemente dai gruppi politici di cui si fa parte. Nonostante fossero in discussione mozioni da noi firmate come quella sul 1522 e quella per l’istituzione delle aree tamponi a prezzi calmierati, di fronte a questa violazione di qualsiasi principio democratico abbiamo abbandonato l’aula.

Crediamo che a monte di ogni singolo problema ci sia la modalità con cui si agisce, ci sia la prassi democratica delle Istituzioni: se questa viene messa in discussione, allora non ha senso discutere di nessuna mozione o regolamento, anche quelli di cui siamo firmatari o proponenti».

Non è da meno la risposta del consigliere Fabio Schiavo del gruppo Zinzi per Caserta.
«L’atteggiamento del sindaco Marino e della sua Giunta nel corso della seduta di oggi è stato uno sgarbo ai consiglieri, ma soprattutto uno schiaffo al quartiere Acquaviva, da sempre abbandonato dall’Amministrazione comunale e illuso anche nell’ultima campagna elettorale – ha detto a proposito del biodigestore –

 Questa è una lunga battaglia che combatto da anni accanto ai residenti per la riqualificazione del quartiere Acquaviva. anche nella mia qualità, in passato, di presidente del consiglio comunale di San Nicola la Strada. Non mi fermerò, così come non ho intenzione di tollerare altre prese in giro. Indipendentemente dalle valutazioni della Regione Campania Marino revochi gli atti posti in essere, come annunciato a ottobre e in linea con quanto chiede la Città».

Gli fa eco il compagno di gruppo Maurizio Del Rosso.

« Dopo aver letto l’ordine del giorno del Consiglio Comunale e la modalità di svolgimento da remoto, avevamo capito che l’amministrazione non intendeva in alcun modo discutere del Biodigestore – ha spiegato - E’ così è stato! Dopo avere tentato di stracciare il regolamento comunale, la maggioranza, senza una seria e documentata motivazione, ha approvato una sospensiva proposta dal Sindaco, ovvero il rinvio dell’argomento ad altra seduta!

Ancora una volta il centrosinistra sfugge al confronto.

Grave in ogni caso, anche se prevedibile, l’assenza dell’assessore all’ambiente Mucherino.

Dai banchi dell’opposizione continueremo a chiedere il rispetto dei regolamenti e della città, così come insisteremo affinché il civico consesso si riunisca in presenza, magari presso strutture adeguate come il Teatro Comunale o il Belvedere di San Leucio».

Ma per l’opposizione ne ha anche la consigliera del Pd Roberta Greco a proposito delle mozione sulla violenza di genere e sulla revisione degli abbonamenti alla Reggia.

«Oggi in consiglio comunale sono state approvate due mozioni presentate dal Partito Democratico: la mozione sul 1522 per combattere lo stalking e la violenza di genere e la mozione per la revisione degli abbonamenti per la Reggia di Caserta – ha evidenziato -

Le mozioni sono state approvate dalla maggioranza all'unanimità!

Tuttavia, l'opposizione non ha votato e trovo sconcertante questo atteggiamento rispetto a queste due proposte.

In primis, la violenza di genere è un tema di una tale sensibilità che non dovrebbe conoscere distinzione tra maggioranza e opposizione.

Allo stesso modo, la richiesta di revisione degli abbonamenti per accedere al Parco della Reggia è di interesse comune, ma anche in questo caso non c'è stato il sostegno dell'opposizione.

Appare incomprensibile l'atteggiamento della minoranza, che, solo per contrastare le iniziative della maggioranza, non ha ritenuto di aderire a proposte rivolte a tutelare gli interessi dei cittadini, prescindendo dal colore politico».