CASERTA. E’ stato Sperello Alighieri, ultimo discendente del Sommo Poeta in vita, ad aprire la maratona dantesca, l’iniziativa organizzata per celebrare i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri.
Saranno mille i lettori che, terzina dopo terzina, declameranno in una non stop di due giorni i versi della Divina commedia. Si è partiti con Sperello Alighieri, che oltre ad essere parente di Dante, è anche componente dell'Osservatorio astronomico di Arcetri, astrofisico, appassionatissimo di motociclismo e autore, tra l'altro, di un incredibile "Viaggio in moto da Perugia a Pechino lungo le Vie della Seta", che nell’aulario dell’Università di Santa Maria Capua Vetere ha declamato i primi versi “Nel mezzo del cammin di nostra vita… ” regalando una suggestione particolarissima ai tanti intervenuti appassionati di Dante. Il pronipote di Alighieri, non è l’unico nome in vista che si alternerà alla lettura dei versi della Commedia. Ci saranno tutti i rettori della Campania, docenti, attori, artisti, politici, atleti, semplici cittadini: ciascuno a modo suo attraverso le terzine del capolavoro dantesco parteciperanno alla maratona, iniziativa unica nel suo genere in tutta Italia. L’evento è stato organizzato dalla Sun, l'Ucsi, l'Unione cattolica della stampa italiana, la Reggia di Caserta, la Scuola Nazionale dell'Amministrazione, la Dante Caserta e nazionale, la Scuola Specialisti dell'Aeronautica e alcuni istituti scolastici del capoluogo e non solo: Liceo Classico Giannone, Liceo Classico Manzoni, Istituto Professionale Mattei, che presta i suoi allievi filmaker, insieme con l'Accademia di Belle Arti di Napoli; Liceo Pizzi di Capua, Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni. Dopo le performance all’aulario, le letture proseguono presso l'Aula Magna del College della Pubblica Amministrazione alla Reggia di Caserta (mai aperto di notte dalla sua fondazione, che ospiterà i lettori dalle 20 alle 9 di mattina), per poi concludersi alla Cappella Palatina della Reggia, dalle 9 di domenica 10 gennaio fino a pomeriggio inoltrato. Tantissime le personalità che hanno aderito all'iniziativa: dal delegato alla cultura della Regione Campania Sebastiano Maffettone allo storico Luigi Mascilli Migliorini, agli scrittori Maurizio de Giovanni e Marco Marsullo e agli attori GianniAllocca, Toni Laudadio e Francesco Russo cui spetterà la chiusura di sabato sera a Santa Maria Capua Vetere, insieme alle Cantiche in musica rock della performance "Amor ch'a nullo amato" curata dal professore Massimo Santoro con tre studenti del liceo Manzoni diplomati al Conservatorio. Le declamazioni notturne alla Reggia saranno intervallate dalle 23.30 da una performance di Giovanni Gallo, accompagnato dal violinista Marco Rozza del Conservatorio di Benevento, che reciterà passi di diversi canti dell'Inferno e del Paradiso. A mezzanotte invece ci sarà uno straordinario concerto dei Bottari di Macerata Campania. Alle 5 della mattina ci sarà la performance di Gerardo del Prete "Le stelle al tempo di Dante", mentre nel pomeriggio di domenica, al termine della lettura, alcuni versi di Dante sulla Vergine saranno accompagnati dalla tamorra, il più antico strumento musicale meridionale, dell'artista Luca Rossi. Tra le tante curiosità, anche la Commedia in russo, con la lettura della professoressa Bella Takushinova, e la declamazione a memoria del professorValery Narymov, docente di lingua italiana presso l'Università di Pyatigorsk, in Russia.
