11:46:13 SANTA MARIA CAPUA VETERE. Le forze deluchiane saranno schierate a ranghi compatti con il sindaco uscente Antonio Mirra.

Noi Campani di Luigi Bosco e Maria Luigia Iodice ha di fatto già completato la sua lista che sarà guidata dall’assessore in carica Francesco Petrella.

Anche Giovanni Zannini sarà al fianco del primo cittadino Mirra. Il presidente della commissione Ambiente sta lavorando ad una lista che sarà guidata dall’avvocato Anna Maria Ferriero.

Chi è da sempre con l’attuale primo cittadino, poi, è il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero che con l’assessore Carlo Russo e il suo gruppo sostiene la compagine di Mirra sin dalla prima ora.

Come cinque anni fa, i Riformisti presenteranno una lista diversa dal Partito democratico che pure scenderà sotto la bandiera di Mirra.

Sul fronte opposto, a contendere la fascia tricolore ci potrebbe essere il medico Arturo Bolognese, già consigliere comunale di Alleanza nazionale e storica figura del centrodestra sammaritano.

Bolognese starebbe valutando la possibilità di scendere in campo.

Un’altra parte del centrodestra, invece, è pronto a sposare la candidatura di Gabriella Santillo che, comunque, in questi mesi, non è rimasta a guardare arruolando diversi giovani e alcuni ‘veterani’ della politica sammaritana intorno al simbolo di Fratelli d’Italia.

Lo stesso grande lavoro lo ha fatto e lo sta facendo l’avvocato Raffaele Avete che ha affasciato un mondo civico e movimentista e pezzi del centrosinistra cittadino.

L’ex presidente del consiglio comunale Gianfranco Corvino, l’ex vicesindaco Maria Luisa Chirico, l’ex consigliere comunale Giovanni Di Costanzo assieme al gruppo del Movimento 5 stelle rappresentano i nomi più in vista di un progetto che, comunque, non schiera simboli di partito.

Cinque anni fa Antonio Mirra riuscì a chiudere la partita al primo turno con 11.939 raccogliendo oltre il 60% delle preferenze.

La soglia per assicurarsi la prima poltrona del Comune in prima battuta dovrebbe essere invariata con gli aspiranti sindaci che devono superare il muro delle 11500 preferenze per essere sicuri di non dover ricorrere ai supplementari del ballottaggio.