13:10:29 “Non posso ripensarci, vado al manicomio. Secondo me erano drogati, erano tutti con i manganelli, anche la direttrice".

Sono le parole riferite all’Ansa con cui Vincenzo Cacace, ex detenuto sulla sedia a rotelle nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ricorda il pestaggio da parte della polizia penitenziaria avvenuto lo scorso aprile.

"Sono stato il primo ad essere tirato fuori dalla cella insieme con il mio piantone perché sono sulla sedia a rotelle - racconta -. Ci hanno massacrato, hanno ammazzato un ragazzo. Hanno abusato di un detenuto con un manganello. Mi hanno distrutto, mentalmente mi hanno ucciso. Volevano farci perdere la dignità ma l'abbiamo mantenuta.

Sono loro i malavitosi perché vogliono comandare in carcere. Noi dobbiamo pagare, è giusto ma non dobbiamo pagare con la nostra vita. Voglio denunciarli perché voglio i danni morali".

"Hai fatto benissimo": così l'ex direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) Francesco Basentini risponde, via chat, all'amministratore delle carcere della Campania Antonio Fullone che lo informa di avere disposto la "perquisizione straordinaria" del 6 aprile 2020 durante la quale si è scatenata la violenza della polizia penitenziaria contro i detenuti del reparto Nilo del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Agli atti dell'indagine su quella che il gip Sergio Enea definisce "un'orribile mattanza", figurano anche le chat estrapolate dai cellulari sequestrati agli indagati: agenti, graduati e funzionari. "Buona sera capo - scrive Fullone sulla chat con la quale tiene in piedi la comunicazione con il direttore del DAP -, è in corso perquisizione straordinaria, con 150 unità provenienti dai nuclei regionali (oltre il personale dell'istituto)... Era il minimo per riprendersi l'istituto... il sicuro ritrovamento di materiale non consentito ci potrà offrire l'occasione di chiudere temporaneamente il regime... il personale aveva bisogno di un segnale forte e ho proceduto così...". L'ex responsabile del Dipartimento per l'Amministrazione Penitenziaria risponde: "Hai fatto benissimo". Secondo quanto ha reso noto il procuratore Maria Antonietta Troncone durante la conferenza stampa di lunedì scorso, l'ex capo del Dap sarebbe stato informato della conclusione della "perquisizione straordinaria".

"Un'offesa e un oltraggio alla dignità della persona dei detenuti e anche a quella divisa che ogni donna e ogni uomo della Polizia Penitenziaria deve portare con onore, per il difficile, fondamentale e delicato compito che è chiamato a svolgere". Davanti ai video pubblicati di quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l'anno scorso, il 6 aprile 2020 - fatti salvi gli ulteriori accertamenti dell'Autorità Giudiziaria e tutte le garanzie per gli indagati - la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, parla di "un tradimento della Costituzione.

La ministra della Giustizia ha chiesto approfondimenti sull'intera catena di informazioni e responsabilità, a tutti i livelli, che hanno consentito quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, e un rapporto a più ampio raggio anche su altri istituti. E, d'accordo con tutti i partecipanti al vertice di stamattina, ha assunto immediate iniziative che riguardano sia la situazione contingente sia le attività proiettate in un più lungo periodo. La ministra ha inoltre sollecitato un incontro con tutti gli 11 provveditori regionali dell'Amministrazione penitenziaria, che il Dap sta già organizzando.

"Sono state immediatamente disposte le sospensioni di tutti i 52 indagati raggiunti da misure di vario tipo. Il Dap sta valutando ulteriori provvedimenti anche nei confronti di altri indagati, non destinatari di iniziative cautelari, e ha disposto altresì un'ispezione straordinaria nell'Istituto del casertano, confidando nel pronto nulla osta dell'Autorità Giudiziaria". Lo annuncia il ministero della Giustizia.